Bari

Bari, incendio doloso nella sede del giudice di pace: in fiamme anche le schede elettorali

L'incendio nella notte al quartiere San Paolo 
Secondo i primi rilievi è stato distrutto l'archivio: il fuoco è stato appiccato proprio dai locali sotterranei. Le fiamme potrebbero mettere a rischio i ricorsi dei candidati. Indaga l'Antimafia
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Fiamme negli uffici del giudice di pace di Bari, al quartiere San Paolo. Un incendio, che si è sviluppato intorno alle tre della notte fra venerdì 23 e sabato 24 marzo nei locali al piano interrato dello stabile, in viale Europa, ha distrutto i pacchi con le schede elettorali usate in occasione delle amministrative 2017 in alcuni comuni della provincia e parte delle schede delle ultime politiche.

Bari, appiccato il fuoco nella sede del giudice di pace: distrutte le schede elettorali

Nel sotterraneo, infatti, ci sono gli archivi dell'ufficio, che raccoglie diversi documenti del tribunale, ed è proprio lì che sono state appiccate le fiamme. Dai primi rilievi non ci sono dubbi sulla natura dolosa dell'incendio. Le schede bruciate sarebbero potute tornare utili in caso di reclami e ricorsi sulla ripartizione dei seggi - e sull'attribuzione dei voti - da parte dei candidati rimasti fuori da Montecitorio o Palazzo Madama all'indomani del 4 marzo. Ricorsi ventilati da più parti, soprattutto alla luce della recente decisione della Corte d'appello di Bari. Che, per esempio, ha revocato lo scranno del senato assegnato dal ministero dell'Interno a Michele Boccardi, in quota Forza Italia, per concederlo invece a Carmela Minuto, consigliera comunale di Molfetta vicina all'ex senatore Antonio Azzollini.

Poi c'è il reclamo allo studio dell'avvocato barese Michele Laforgia, in lista con Liberi e uguali, che si è visto sfilare il seggio alla Camera a favore della collega in lizza a Lecce, Rossella Muroni. Seggio che "è stato destinato a chi aveva preso meno voti", aveva detto l'avvocato, mentre "al Senato tutti i seggi sono stati attribuiti nel collegio, in ossequio al principio di rappresentanza territoriale".

Gli accertamenti degli agenti della Digos e dei vigili del Fuoco sono coordinati dalla pm della Dda di Bari Isabella Ginefra che ha fatto un sopralluogo sul posto. I primi accertamenti si concentrano sulle audizioni di persone informate sui fatti che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto e sulla individuazione del luogo esatto in cui è stato appiccato il fuoco e con quali modalità. Gli investigatori stanno anche verificando se ci siano telecamere funzionanti che potrebbero aver immortalato i responsabili del rogo.