Firenze

Firenze, il sondaggio di Renzi in piazza: "Tu faresti il governo con i Cinquestelle?". E tutti dicono no

L'ex premier alla manifestazione del 25 aprile. A tu per tu con i manifestanti che chiedono di evitare ogni possibile accordo con Di Maio. E si convince sempre di più che occorra dire no.

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"E tu lo faresti un governo con i Cinquestelle?". Non sono le persone in piazza a Firenze per le manifestazioni del 25 aprile a chiederlo all'ex segretario del Pd Matteo Renzi. È lui a fare la domanda a loro. E nella maggior parte dei casi la risposta è: "Assolutamente no. Così spariremmo". E così, dalla lunga mattinata di "consultazioni", il senatore Matteo Renzi - raccontano i suoi - esce con la convinzione sempre più forte di dire no.

Renzi si presenta un po' in ritardo alla cerimonia, arriva di soppiatto con la sua nuova bici Colnago viola in Santa Croce e nel tragitto verso piazza della Signoria dietro al gonfalone della città incontra e saluta decine di turisti, vecchi amici e anche ragazzini delle scuole: "Matteo, si fa un selfie?". Lui non si nega a nessuno. C'è anche chi lo avvicina per fargli domande politiche ma tanti si stupiscono quando vedono che è lui a chiedere loro il parere sul governo con i grillini.

A chi gli dice "non cascare nella trappola" risponde: "Ricevuto". Altri gli dicono: "Matteo, non fate l'accordo. Con quelli si prende in tasca e basta", e lui ancora: "Ricevuto forte e chiaro". Brevi frasi, sorrisi, ma niente dichiarazioni: l'ex premier non apre quasi bocca. Il suo sembra proprio un sondaggio per tastare l'umore e se le sorti di un eventuale accordo con Di Maio dipendessero dalla piazza di Firenze la linea del Pd sarebbe piuttosto chiara. Renzi incontra anche il suo vecchio e combattivo oppositore in consiglio comunale Tommaso Grassi, ex Sinistra Italiana, e lo abbraccia. "Mi hanno detto che sei disposto a insegnarci a fare opposizione - dice ridendo - però noi bisogna fare opposizione, non rompere le scatole". Renzi si ferma a chiacchierare anche con il segretario cittadino del Pd Massimiliano Piccioli e con lui annota. "Vedete, in questi giorni quasi nessuno mi manda a quel paese. E sono persone che arrivano da tutta Italia". Nonostante la batosta del Pd l'ex segretario sembra compiaciuto dal fatto di godere ancora di una certa popolarità. Non che risolva la situazione ma almeno conforta il morale, come racconta lui stesso con un po' di autoironia: "Prima ho salutato una persona che mi ha detto: io sto con te, ti ho portato 14 voti. Il problema è che ne è mancato qualche altro milione...".