Genova, il crollo del ponte Morandi

Genova, crollo Ponte Morandi: chi sono le vittime

Due delle vittime 
Finora le persone decedute che sono state identificate sono in gran parte di Genova, ma c'erano anche piemontesi, toscani, campani, siciliani, francesi, albanesi, sudamericani
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C'era il mondo, in quei cento metri di ponte crollato. Tanti genovesi, certo, che attraversavano il viadotto e lì, sospesi in un limbo insieme fragile e avveniristico, si sentivano a casa propria. Tanti genovesi che sotto la Lanterna avevano sempre vissuto e genovesi d'adozione. Ma anche cittadini francesi, cileni, albanesi. La storia della loro fine racconta altre storie, bellezze, gioie e sofferenze. A perdere la vita, però, c'erano pure tre persone che si sono trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato. Erano due lavoratori trimestrali assunti da Amiu, la municipalizzata che si occupa di rifiuti, e avevano appena finito il proprio turno Bruno Casagrande, 35 anni, e Mirko Vicini, 31, entrambi genovesi. Se Bruno è stato identificato nelle ore subito successive al crollo, il corpo senza vita di Mirko è stato estratto per ultimo, dopo quattro giorni, vegliato dalla madre che non è mai voluta allontanarsi dalle macerie di Ponte Morandi.

Stavano posteggiando i mezzi dopo aver finito il proprio turno in un'area di manovra accanto all'isola ecologica, il ponte collassato li ha travolti. A pochi passi da loro, Alessandro Campora, 53 anni, pure lui travolto. Viveva a Livellato, nell'entroterra genovese.

Sono diventati, fin dalle prime ore di ieri, il simbolo di una tragedia insensata Roberto Robbiano, 44 anni, ed Ersilia Piccinino, di 41. Insieme al figlio Samuele, 8 anni, stavano andando a Voltri, estremo ponente genovese, per pranzare da parenti. Erano di Campomorone.

C'è anche una famiglia di Pinerolo tra le vittime: Andrea Vittone, 49 anni, la compagna Claudia Possetti, 48 anni, appena tornati dal viaggio di nozze in California, e i due figli della donna: Manuele e Camilla Bellasio, rispettivamente di 16 e 12 anni. E sempre dal Piemonte, da Arquata Scrivia, nell'Alessandrino, un'altra coppia: lui si chiamava Alessandro Robotti, 50 anni, figlio di un medico e fino a poco tempo fa gestore della farmacia comunale di Arquata lei Giovanna Bottaro, 43 anni, impiegata in un'azienda di Capriata D'Orba: stavano tornando a casa dopo una vacanza al mare, a Varigotti, nel savonese, una delle mete più note del ponente ligure.

Sono durate tre giorni le ricerche di Cristian Cecala, 42 anni, della moglie Dawna Munroe, 37, e della loro bambina di 9 anni, Kristal, la famiglia di Oleggio, nel Novarese, fino sabato dispersa sotto le macerie di Genova. Cristian lavorava negli uffici della Dhl e martedì stava partendo per le vacanze con la moglie e la figlia, aveva conosciuto Dawna in Giamaica.

Poi i quattro ragazzi di Torre del Greco: si tratta di Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, tutti poco più che ventenni: stavano attraversando Genova per dirigersi verso Nizza e poi a Barcellona.


Andrea Cerulli, invece, 48 anni, soprannome "Feno", era un camallo. Un lavoratore del porto, della Culmv, tifosissimo del Genoa. Ieri era nella sua città per lavoro, mentre il figlio e la compagna erano in ferie, al mare. "Il Genoa Club Portuali Voltri - si legge in un comunicato - si stringe attorno alla famiglia di Andrea, nostro associato, nostro amico, nostro collega, vittima della tragedia di Ponte Morandi. Ciao Andre".

Giorgio Donaggio, savonese di Andora, aveva 57 anni e gestiva un cantiere nautico in Riviera. In gioventù campione di moto trial, lo ha ricordato su Facebook Vittorio Brumotti, la star acrobatica di Striscia la Notizia.

Angela Zerilli, 58 anni di Milano, era una funzionaria di Regione Lombardia. Abitava a Corsico e nel giorno del crollo stava andando in vacanza a Uscio, nel levante ligure. Ad accompagnarla Henry Diaz Henao, 28 anni, che è stato riconosciuto dalla mamma Nora Elena. Insieme a lei alla camera ardente dell'ospedale San Martino il sindaco di Uscio, Giuseppe Garbarino. Henry era un grande tifoso interista e il sito dell'Inter Club Colombia lo ha ricordato con una foto.

Vincenzo Licata, 58 anni, due figli, nato a Grotte di Agrigento ma residente da decenni a Vicenza, faceva il camionista e stava facendo il suo lavoro. Così come Gennaro Sarnataro, 43 anni, di Casalnuovo, alle porte di Napoli, e Anatoli Malai, 44 anni, rumeno. Il suo collega Marian Rosca, 35 anni, si trovava con lui a bordo del mezzo e ha lottato fra la vita e la morte in ospedale, prima di arrendersi.

Francesco Bello, 41 anni, nato a Serra Riccò, alle porte di Genova non lontano da ponte Morandi, è stato trovato all’interno di un’Audi A3. Stava andando in vacanza.

Dalla Francia alla Sardegna, il viaggio di quattro francesi iniziato a Montpellier era giunto quasi all'imbarco dei traghetti. Si chiamavano Axelle Nèmati Alizee Plaze, 21 anni, Nathan Gusman, 20, e Melissa Artus, 21, William Pouza Doux, 22: per identificarli sono stati fondamentali alcuni piercing.
Melissa e Nathan, due dei quattro ragazzi francesi deceduti 
Luigi Matti Altadonna, 35 anni, era originario di Borghetto Santo Spirito, nel savonese, ma ormai viveva da tempo a Genova. Per lui si era mobilitato anche il sindaco di Borghetto, che aveva diffuso un disperato messaggio su Facebook, prima che il corpo venisse identificato nell'obitorio di San Martino.

Marjus Djerri, 22 anni, addetto alle pulizie, originario dell’Albania, era in macchina per raggiungere Rapallo. Con lui il collega Edi Bokrina, 32 anni. Avevano appena finito il turno al Vte di Voltri. Sotto il ponte, ieri, per ore sono rimasti i parenti di Marjus, nella speranza che il miracolo si avverasse, che il proprio ragazzo uscisse vivo dalle macerie.

Marta Danisi, 28 anni, siciliana, aveva trovato da poco lavoro ad Alessandria. Viveva a Pisa con Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze, medico anestesista in Toscana. Tutti e due erano in macchina al momento del crollo. Toscani, ma in provincia di Arezzo, erano anche Stella Boccia, di 23 anni, residente a Viciomaggio. Era in vacanza con il fidanzato, Carlos Jesus Erazo Trujillo, 24, anni, residente a Capolona.

Elisa Bozzo, 34 anni, di Busalla, in provincia di Genova, sul proprio profilo Facebook ha ancora scritto "Come posso non celebrarti, vita!!!". E i commenti degli amici, delle persone che le volevano bene, non fanno che confermare il suo carattere solare.

Juan Carlos Pastenes, 64 anni, faceva lo chef. Originario di Santiago del Cile, viveva a Genova da più di trent’anni. La Lanterna, come tanti sudamericani, era ormai casa sua. E' precipitato insieme alla moglie, Leyla Nora Rivera Castillo, 47, e all'amico Juan Ruben Figueroa Carasco, 68.