Milano

Tangenti Sanità, il primario arrestato a Milano: "Sono distrutto, io dipinto come un mostro"

Norberto Confalonieri (fotogramma)
L'ortopedico accusato di corruzione e turbativa d'asta ha risposto per due ore alle domande del gip respingendo le accuse. Nella memoria difensiva nega di aver rotto il femore a un'anziana per allenarsi. Lorenzin: "Gli anziani non sono cavie"
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"Mi avete distrutto". Così Norberto Confalonieri, primario del Cto-Pini di Milano, agli arresti domiciliari dallo scorso giovedì con le accuse di corruzione e turbativa d'asta, si è rivolto ai cronisti al termine dell'interrogatorio di garanzia durato oltre due ore davanti al gip di Milano Teresa De Pascale. Il medico, come ha riferito la sua avvocata, Ivana Anomali, "è affranto per essere finito in prima pagina, dipinto come un mostro".

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L'avvocata Anomali ha detto che il suo assistito è "sereno, tranquillo e contesta tutti gli addebiti. Ha risposto alle domande, ha depositato una memoria e ha spiegato le intercettazioni e i reati contestati". Nella memoria difensiva, il primario afferma: "Non ho rotto il femore apposta per allenarmi, ma si è rotto nell'impiantare la protesi. Il verbo allenarmi era goliardico". Così Confalonieri fornisce anche la sua interpretazione sulla frase 'simbolo' dell'inchiesta. Il medico è anche indagato per lesioni proprio perchè avrebbe provocato dei danni a pazienti operati con troppa 'leggerezza'.

Confalonieri precisa anche che il femore in questione, quello di un'anziana paziente, si sarebbe rotto "probabilmente in maniera lieve, tanto da non richiedere una sintesi dell'osso, ma solo riposo per un breve periodo. Allenarmi è un vocabolo goliardico, non professionale, in realtà stavo perfezionando la tecnica operatoria sulla via d'accesso, per poter operare al meglio le pazienti, previa valutazione sulle indicazioni corrette". Secondo l'accusa, Confalonieri avrebbe esercitato la 'tecnica bikini' su un'anziana donna in regime di sanità pubblica, al Pini - Cto, per poi applicarla a una 40enne alla casa di cura San Camillo, dove operava in 'extramoenia'. Anche a quest'ultima, stando a un'altra intercettazione, avrebbe spaccato il femore.

Sul caso interviene anche il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, che sottolinea come "i pazienti non sono cavie e non
perché sono anziani possono esser maltrattati o utilizzati per fare pratica. Hanno la stessa dignità e lo stesso diritto di accedere alle cure che le persone giovani. E questo va assolutamente vigilato. Una vigilanza - ha aggiunto Lorenzin - che deve essere in capo alle strutture sanitarie, ai direttori generali, ai primari, ai capi dipartimento, che devono vigilare che i diritti e i doveri vengano applicati".

Alla fine dell'udienza l'avvocata Anomali ha chiesto ai giornalisti di "ricordare quello che il professore è stato per l'Italia e per la scienza. Vi ricordo - ha spiegato l'avvocata - che il professore Confalonieri è tra i cento migliori chirurghi ortopedici del mondo". Sulle intercettazioni, l'avvocata ha poi sottolineato che "non bisogna fermarsi alle tre righe evidenziate dalla procura in neretto, ma bisognerebbe leggere tutta la conversazione".

I giornali in questi giorni, secondo Anomali, hanno riportato "letture sommarie" delle intercettazioni e ha chiesto ai cronisti "rispetto per un luminare". Infine ha aggiunto: "Il professore è un uomo mediatico e quando potrà personalmente parlare con i giornalisti, lo farà".