Napoli

Scontro tra ragazzini nella movida napoletana: rissa, spari e 4 feriti

Tutti giovanissimi, tra i 14 e i 19 anni. Sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco. La prima Municipalità: "Evento annunciato"

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NAPOLI - Quattro giovanissimi feriti da colpi di arma da fuoco: è il bilancio di una sparatoria avvenuta la scorsa notte in via Carlo Poerio, nel quartiere Chiaia, tra i crocevia più affollati della movida napoletana. Sull'episodio indaga la polizia: a quanto pare gli spari sarebbero avvenuti in seguito a una lite tra due comitive. Coinvolto un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 19 anni, alcuni dei quali provenienti dall'hinterland partenopeo e già noti alle forze dell'ordine.

Napoli, la fuga dei ragazzi dalla movida dopo gli spari


Il più grave è un sedicenne ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, colpito al torace e all'addome. Tra i feriti c'è poi una ragazza diciannovenne con una prognosi 30 giorni per un proiettile che l'ha raggiunta all'emitorace destro.

Gli agenti stanno ancora ascoltando testimonianze e acquisendo immagini delle telecamere della zona. I feriti si sono recati in nel giro di circa un'ora ognuno per conto proprio nei pronto soccorso di vari ospedali. C'è anche una 14enne contusa per una caduta probabilmente nel corso della rissa e un ragazzo che ha una ferita lacero-contusa al volto, provocata da un pugno o da una brutta caduta.

"La sparatoria in via Bisignano è stato un evento ampiamente annunciato. Da tempo diciamo che ci scapperà il morto e, forse, solo allora gli incompetenti di Palazzo San Giacomo si renderanno conto dei guai enormi che stanno combinando". Così il presidente della Municipalità I, Francesco de Giovanni.

"Hanno redatto un'ordinanza che abbiamo definito ridicola in ogni punto e che tutela soltanto i gestori dei baretti che continueranno a fare il loro porco comodo. Abbiamo ricevuto i filmati fatti dai residenti alle 3.45 e via Bisignano sembrava una strada del film Gomorra, con scooter che sfrecciavano a tutta velocità, folla di ragazzi urlanti, rumore di bottiglie che rotolavano sul selciato. I locali devono chiudere all'una il venerdì e sabato, e a mezzanotte durante gli altri giorni. La gente deve poter riposare. E le sanzioni devono colpire le licenze - prosegue de Giovanni - Non ne possiamo più di ripetere sempre le stesse cose. Ma i fatti dimostrano che avevamo ed abbiamo ragione. Solo così le orde di malintenzionati staranno alla larga dal nostro quartiere".