Palermo

Catania, scoppia una bombola e crolla palazzina di tre piani: una vittima, grave una bimba

Boato nella notte. L'edificio, in centro, ospitava sei appartamenti ed è stato sventrato. Morta una donna di 85 anni. I soccorritori hanno estratto quattro feriti dalle macerie. Un ustionato è in fin di vita. La procura indaga per disastro colposo

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UN forte boato e il crollo: una palazzina di tre piani è rimasta completamente sventrata dopo un'esplosione avvenuta nel cuore della notte, quasi certamente per lo scoppio di una bombola di gas. Erano circa le 2 e 30 quando il fragore ha scosso il centro di Catania. Subito sono accorsi i soccorritori che si sono messi a scavare tra le macerie. L'edificio, all'incrocio tra via Archimede e via Crispi, ospitava sei appartamenti, tutti abitati. Nel crollo una persona è morta. Si tratta di una donna di 85 anni, Agata Strano, che era separata e viveva da sola nel suo appartamento al primo piano. Quattro i feriti. Due sono gravi e tra loro c'è una bimba di 10 mesi, padre marocchino e madre italiana: è ricoverata al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Garibaldi Nesima.
 

Crollo Catania, i vigli scavano tra le macerie della palazzina


La piccola è in coma farmacologico con prognosi riservata: ha riportato una frattura cranica laterale, oltre a due focolai contusivi emorragici per i quali non è necessario un intervento chirurgico ma soltanto controlli clinici. "Le lesioni contusive e le fratture - sottolinea Giuseppe Ferlazzo, primario della Rianimazione pediatrica dell'ospedale  - sono stabili. A un primo controllo neurologico è stato evidenziato peraltro un movimento spontaneo dei quattro arti e presenza dei riflessi". 

I feriti sono in tutto quattro: due in maniera leggera, ricoverati nell’ospedale di Lentini, in provincia di Siracusa. Un terzo è ustionato e, secondo i vigili del fuoco, si trovava vicino alla bombola esplosa: dopo un primo ricovero al Vittorio Emanuele di Catania, il sessantenne è stato trasferito con un elicottero del 118 alla prima Rianimazione del Civico di Palermo. Le sue condizioni sono definite "disperate" dai medici. "Durante il crollo è stato protetto da un frigorifero”, spiega Salvatore Giudice, il caposquadra dei pompieri che lo ha tirato fuori dai cumuli di mattoni e calcinacci.

Al secondo piano non c’era alcun inquilino: la signora che vi abita, Francesca Giuffrida, si era fermata dal figlio dove stava trascorrendo la notte. La vittima, Agata Strano, è stata trovata avvolta nelle coperte del suo letto. Probabilmente non si è accorta di nulla. La procura della Repubblica di Catania, che ha aperto un'inchiesta per disastro colposo, ha disposto l'autopsia.

Alcune persone sono state portate in salvo in buone condizioni. Sul posto sono arrivate diverse squadre di vigili del fuoco, oltre a polizia, carabinieri e sanitari del 118.
 
Secondo un testimone che abita nella zona, gli appartamenti al secondo e terzo piano avevano le camere da letto nell'ala dello stabile rimasta in piedi. In quelli del primo piano, invece, c'erano persone che dormivano nella zona più colpita dall'esplosione. In uno dei due, in particolare, abitava la donna che è morta. Nell'edificio sembra non fosse presente l'allacciamento alla rete del metano: quindi l'ipotesi al momento più accreditata è che a causare l'esplosione sia stata una bombola di gpl.
 

Catania, palazzo di 3 piani crolla dopo esplosione: i soccorsi


I vigili del fuoco stanno continuando a scavare tra le macerie. All'inizio si era affacciato il sospetto che nel palazzo ci fosse una donna che non vi abita abitualmente, una romena che faceva da badante a uno dei residenti. Ma poi la donna è stata rintracciata a casa sua.

"Sono viva per miracolo - dice Francesca Giuffrida, 67 anni, seduta sui gradini esterni di un negozio - Ci potevo essere anch'io là sotto, magari morta - aggiunge - e invece ieri sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita".

Appena arrivato al pronto soccorso dell'ospedale, il padre della bimba in gravi condizioni, marocchino, ha inveito e colpito alcuni oggetti, ferendosi a una mano, che è stata subito medicata. Al momento dell'esplosione non era a casa. E' stato avvertito per telefono. "Non ci ho visto più dagli occhi per la rabbia e il dolore", racconta.

"Gli sfollati per il crollo della palazzina di via Crispi saranno ospitati in un albergo di via Etnea e saranno accuditi con ogni attenzione, come è giusto che si faccia in questi casi", ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, dopo un sopralluogo. "La bambina l'ho vista - ha aggiunto il sindaco parlando della piccola ferita - c'è una prognosi riservata per le ferite alla testa, ma c'è un piccolo segnale di speranza. E' di una tenerezza straordinaria: ha 10 mesi. Sono stato a lungo con la madre. Speriamo che ci facciano la grazia che si salvi. E' la prima figlia della donna e sarebbe veramente bello poter superare questo bruttissimo trauma".

In serata l'ospedale Garibaldi comunica che "la bambina è stabile":"In serata la piccola paziente sarà comunque sottoposta a ulteriore Tac di controllo per stabilire le attuali condizioni encefaliche", si legge nel bollettino medico.