Roma

Roma, a San Basilio barricate dei residenti: "Non date la casa ai marocchini"

Alcuni abitanti di via Filottrano in strada per evitare che la famiglia assegnataria prendesse possesso di un alloggio Ater. I vigili: "Business delle occupazioni abusive". Il Campidoglio: "Inaccettabile"

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Barricate dei residenti, e scontro sfiorato con gli agenti della polizia locale a San Basilio, a Roma. All'origine della protesta, la legittima assegnazione di una casa popolare a una famiglia marocchina, non gradita a una parte degli abitanti del quartiere, i quali hanno addotto motivazioni razziste. È successo a via Filottrano, dove un appartamento dell'Ater era stato sgomberato in seguito a un'occupazione abusiva e questa mattina sarebbe dovuto essere consegnato ai legittimi assegnatari, una famiglia di origine marocchina con tre bambini.

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Ma gli uomini della polizia locale si sono trovati di fronte a una 'rivolta'. Alcuni abitanti dei palazzi di via Filottrano, a San Basilio, sono scesi in strada, presidiando l'accesso del civico 15, per evitare che la famiglia assegnataria prendesse possesso dell'appartamento.G li agenti erano pronti a forzare il blocco imposto dai manifestanti. Situazione che non si è verificata a causa della rinuncia della famiglia a voler abitare in un quartiere apertamente dichiaratosi ostile.

"Non vogliamo negri nè stranieri qui, ma soltanto italiani" ripetevano i manifestanti ai caschi bianchi del gruppo sicurezza pubblica emergenziale e gruppo Tiburtino, del corpo di polizia locale di Roma Capitale, coordinati dal comandante Antonio Di Maggio.  Ma dietro la rivolta razzista ci potrebbe essere il racket delle occupazioni abusive e il business della droga, ipotizza la polizia municipale, che ha denunciato finora cinque residenti per violazione della legge Mancino. Secondo quanto si è appreso, le tensioni sono durate un paio di ore e gli agenti erano pronti a "forzare" il blocco imposto dagli abitanti, ma ciò non è avvenuto perché la famiglia ha rinunciato a voler abitare lì. A quanto riferito, l'alloggio era stato sgomberato alcune settimane fa perché occupato abusivamente e questa mattina sarebbe dovuto essere consegnato ai legittimi assegnatari. La famiglia marocchina, con tre figli, è composta da madre disoccupata e operaio edile con reddito annuo di 12mila euro.

"Quanto è avvenuto oggi nel quartiere San Basilio è inaccettabile. La vicenda rappresenta un episodio di profondo degrado morale e civile, una grande sconfitta per la nostra città. Ci attiveremo perché la legalità venga garantita, anche in questo caso". E' quanto hanno dichiarato gli assessori capitolini Laura Baldassarre (Comunità solidale) e Andrea Mazzillo (Bilancio e Patrimonio). "Non possiamo tollerare zone franche in cui il diritto viene scavalcato da forme organizzate di violenza e intimidazione E' stato vergognoso dover assistere alla scena di tre bambini in lacrime e di una famiglia che ha diritto a un alloggio popolare cacciata via dopo aver ricevuto ripetute minacce da un gruppo di residenti. La nostra amministrazione sta lavorando duramente sullo scorrimento delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi, per rispondere alle esigenze di chi è senza casa. Allo stesso modo è impegnata nell'affrontare la questione delle occupazioni abusive: l'intenzione è di ristabilire la legalità e, allo stesso tempo, analizzare caso per caso le situazioni per tutelare chi è in condizione di particolare disagio sociale", hanno sottolineato nella nota gli assessori.

Mentre la sindaca Virginia Raggi avrebbe espresso "forte indignazione" per quanto accaduto. "Un gesto vergognoso per Roma e per i cittadini romani", secondo Raggi che vuole incontrare la famiglia assegnataria e per questo si metterà in contatto con loro. Intanto in Campidoglio si lavora per trovare un alloggio alternativo.

Il quartiere di San Basilio è considerato una delle principali piazze di spaccio della capitale e le case popolari spesso vengono usate come punti di guardie dalle "vedette" che poi avvisano i pusher quando ci sono operazioni di polizia.


 
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