Torino

"Mi avete salvato la vita": il profugo sorpreso in bici in autostrada ringrazia i poliziotti

Ma il video che lo riprende è costato la sospensione all'agente

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“La polizia mi ha salvato la vita. Io pensavo di aver imboccato la statale come faccio sempre”. Moussa Qattara, 19 anni, ivoriano è ospite di un comunità  a Sant’Ambrogio. È lui il ragazzo che una settimana fa, il 17 luglio, è stato scortato sull'autostrada Torino-Bardonecchia da una pattuglia della polizia stradale di Susa che lo ha intercettato nella galleria della Perosa in sella a una Graziella al buio. Ed è sempre lui l’oggetto del video che l’agente ha registrato con il suo cellulare dall’abitacolo della macchina di servizio che gli è costata una sospensione e l’avvio di un procedimento disciplinare. Nel video si sente il suo commento infarcito di frasi offensive nei confronti del profugo e della presidente della Camera Laura Boldrini.
 

In bici sull'autostrada, insulti razzisti e offese a Boldrini nel video di un agente della Polstrada

"I vigili sono stati gentili con me e mi hanno accompagnato al sicuro -  dice ancora il giovane che è scappato dalla Costa d’Avorio -  Quando mi sono reso conto del pericolo che ho corso ho avuto davvero paura”. Il giovane - che parla solo francese -  era stato scortato fino alla prima piazzola e poi caricato su un furgone insieme alla bicicletta e portato al sicuro. Il giovane era stato identificato e multato per la contravvenzione al codice della strada. 

Qualche giorno dopo quel fatto, il video  - che il capopattuglia aveva diffuso solo tra alcuni amici - è finito in su Facebook diventando virale. Il capo della polizia ha deciso di sospendere l’autore del filmato e di sottoporlo a un procedimento disciplinare. Ora l’assistente capo ha nominato gli avvocati che lo assisteranno durante il procedimento. Sono Pierfranco Bertolino, Gualtiero Costa e Luca Verrienti, i quali hanno intenzione di presentare un ricorso al Tar per ottenere la revoca della sospensione che comporta per l’agente -  padre di tre figli - anche il dimezzamento dello stipendio. I colleghi del poliziotto avevano già avviato nei giorni scorsi una raccolta fondi via Facebook e il Sap, il sindacato a cui è iscritto il poliziotto, aveva lanciato l’hashtag #Sopendentecitutti. 

L’agente rischia anche un processo penale perché il video è finito sul tavolo della magistratura torinese. Il suo telefonino è stato sequestrato. "Allo stato attuale - spiega Bertolino - possiamo solo attendere eventuali sviluppi. Non sappiamo se ci sono o ci saranno iniziative da parte della procura. Cerchiamo però di non perdere di vista un aspetto fondamentale: i poliziotti, compiendo il loro dovere con il massimo scrupolo e la massima professionalità, hanno di fatto salvato la vita a quel malcapitato che stava percorrendo un'autostrada in bicicletta". "E’ una vergogna che una sfumatura di ilarità in Italia susciti reazioni simili", commenta Gianni Tonelli, segretario generale del Sap.