Max Regenberg: 85 immagini e 40 anni di fotografia. La strada raccontata così è un fenomeno
di HuffPostPubblicità in strada, cartelloni, insegne luminose, light box di grandi dimensioni, immagini e scritte nello spazio pubblico. Sono le visioni urbane che stanno intorno a noi, che notiamo senza guardare.
Sono i segni stradali che Max Regenberg (1951) ha fotografato per quarant'anni. L'artista tedesco ha trovato ovunque questi “fenomeni” urbani, in ogni città e campagna europea e americana, nei parcheggi, negli spazi verdi, alle fermate degli autobus e sulle facciate degli edifici.
Solo una regola vige per loro: devono essere visibili a grande distanza, colorati e accattivanti così da arrivare a un ampio pubblico di ogni genere e estrazione sociale.
Ottantacinque immagini rappresentative della sua carriera sono presentate, fino al 16 ottobre alla Die Photographische Sammlung di Colonia, città natale dell'artista tedesco nella mostra “Urban decorations”.
Regenberg si accorse della potenza delle pubblicità da giovane, quando si trasferì in Canada nel 1977, e soprattutto negli Stati Uniti durante i suoi viaggi: lì dove il mondo dei media e della pubblicità entra nella vita delle persone, anche di quelle più distratte. Notò anche come messaggi commerciali e artistici sono fortemente intrecciati.
Nel suo corposo lavoro, prevelentemente monotematico, la mostra presenta la serie M Come to Where in cui Regenberg fotografa in bianco e nero numerose pubblicità di sigarette Marlboro.
La passeggiata tra le pubblicità protagoniste nelle nostre città, continua nella mostra tedesca con l'esposizione Façades & Surfaces: 130 fotografie prodotte tra il 1924 e il 2015 da 18 fotografi che raccontano, a colori o in bianco e nero, zone urbane e commerciali intorno al mondo attraverso cartelloni, messaggi, pubblicità.
Con immagini di Walker Evans, August Sander, Stephen Shore, Boris Becker, Peter Keetman, Siegfried Lauterwasser, Georgi Stanchev, Otto Steinert, e molti altri.
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