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Cultura

"Polvere cosmica sui tetti di Parigi, Berlino e Oslo": la scoperta pubblicata sulla rivista "Geology"

Violka08 via Getty Images
Violka08 via Getty Images 

Da oggi guardare i tetti di Parigi sarà ancora più romantico: gli scienziati hanno trovato tracce di polvere cosmica sulla sommità di alcune abitazioni. Lo stesso pulviscolo è stato rinvenuto anche a Berlino e ad Oslo. Si tratta di un insieme di polveri di dimensioni micrometriche di varia costituzione (silicati, grafite, ghiaccio etc) presenti nello spazio e che svolgono un ruolo decisivo nei processi che danno origine alle stelle. Secondo alcune ricerche questi pulviscoli cadono sulla Terra, ma, fino ad oggi, erano stati osservati solo in Antartide o negli oceani: mai erano stati rinvenuti in ambienti urbani.

Per lo studio, pubblicato sulla rivista "Geology", il dottor Matthew Genge, del dipartimento di scienze della Terra dell'Imperial College London, e lo scienziato norvegese Jon Larsen, hanno scandagliato circa 300 kg di sedimenti intrappolati nelle grondaie delle abitazioni di alcune città. Sembrava impossibile separare la polvere cosmica da altri tipi di polveri dovute all'inquinamento o a produzioni industriali, eppure i ricercatori ci sono riusciti, studiando i componenti chimici e minerali dei composti.

La polvere cosmica è un complesso di piccole particelle di materia che, assieme ai gas, è contenuto nello interstellare. Le polveri svolgerebbero un ruolo fondamentale nella formazione delle stelle: grazie alla loro bassa temperatura e alla scarsa energia, sotto l'effetto della gravitazione, tendono ad addensare sempre più materia, fino a quando l'energia gravitazionale si converte in calore al punto da raggiungere valori di temperatura e densità particolari, che consentano all'idrogeno di fondersi in elio e determinare così la nascita di una stella. Sono un "residuo" della formazione del sistema solare ma, stando a quanto sostenuto da alcune ricerche, questi micrometeoriti continuerebbero a cadere sulla Terra.

"Sappiamo fin dagli anni '40 che le polveri cosmiche cadono continuamente attraverso la nostra atmosfera", ha spiegato Matthew Gende dell'Imperial College London. "Ma fino ad oggi non pensavamo di trovarle, eccetto in alcuni ambienti privi di altri tipi di polveri come l'Antartide o gli oceani profondi". Aver scoperto la tecnica giusta per individuarle anche in luoghi "sporchi" come le città significa che, potenzialmente, queste polveri potrebbero essere trovate ovunque. E si aprono anche nuove prospettive per lo studio del nostro sistema solare, visto che proprio da quei pulviscoli si ricavano informazioni sulla sua formazione e sulla sua storia. "Il vantaggio di questo nuovo approccio - spiega Genge - è che sarà più facile rinvenire la polvere cosmica perfino nel nostro giardino".

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