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Economia

Il passo falso di Donald Trump pesa sulle borse mondiali. Asia e Europa pesanti, male anche Wall Street

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Giornata negativa per le Borse di tutto il mondo in scia al passo falso dell'amministrazione Trump sulla riforma sanitaria che alimenta dubbi sulla capacità di implementare le prossime riforme decisive promesse in campagna elettorale, prima fra tutti la riforma fiscale che punta a rilanciare l'economia e l'industria americana.

In Asia è la Borsa di Tokyo a far registrare il calo più ampio, con il Nikkei in discesa dell'1,14% appena sotto la soglia psicologica dei 19 mila punti. Ad Hong Kong l'indice Hang Seng segna un calo dello 0,68% a 24.193 punti. Più contenuti i ribassi nelle piazze della Cina continentale, con Shanghai sostanzialmente stabile (-0,08%) e Shenzen in calo dello 0,3%.

In Europa i mercati finanziari sono negativi, con le vendite che si concentrano su finanziari e industriali. L'indice d'area Stoxx 50 cede oltre mezzo punto con Francoforte che arretra dello 0,57 per cento. Deboli anche Londra (-0,59%), Milano (-0,32%) e Parigi (-0,07%). A Piazza Affari prosegue la corsa di Ferrari (+2,57%) dopo la vittoria a Melbourne con il titolo che aggiorna i massimi dalla quotazione (sfiora i 68 euro). Vendite invece su Fca (-1,5%) mentre in un'analisi JpMorgan indica ancora possibile un'operazione con Volkswagen. Maglia nera è St (-4%) con Buzzi (-3,7%), Cnh (-3,1%) e Tenaris (-2,9%). Telecom guadagna invece mezzo punto mentre sul fronte della governance, indiscrezioni danno Luca Cordero di Montezemolo tra i candidati alla presidenza.

Negli Usa a Wall Street gli indici proseguono il trend negativo con il quale venerdì scorso avevano archiviato la peggiore settimana del 2017. In apertura, il Dow Jones cede lo 0,7%, S&P 500 perde lo 0,8%, il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,9%. Il Vix, l'indice della volatilità, balza del 12,4% a 14,57. Il petrolio a maggio al Nymex scivola dell'1,5% a 47,25 dollari al barile.

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