Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Archivio

Primario arrestato a Milano: "Allenarmi? Un'espressione goliardica. Non sono un mostro, faccio anche beneficenza"

Ansa
Ansa 

"Mi avete distrutto". Così Norberto Confalonieri, primario del Cto-Pini di Milano, agli arresti domiciliari dallo scorso giovedì con le accuse di corruzione e turbativa d'asta, si è rivolto ai cronisti al termine dell'interrogatorio di garanzia durato oltre due ore davanti al gip di Milano Teresa De Pascale. Il medico, come ha riferito il suo avvocato, Ivana Anomali, "è affranto per essere finito in prima pagina, dipinto come un mostro".

L' avvocato Anomali ha detto che il suo assistito è "sereno, tranquillo e contesta tutti gli addebiti. Ha risposto alle domande, ha depositato una memoria e ha spiegato le intercettazioni e i reati contestati". Il legale ha quindi esortato i giornalisti a "ricordare quello che il professore è stato per l'Italia e per la scienza. Vi ricordo che il professore Confalonieri è tra i cento migliori chirurghi ortopedici del mondo". Sulle intercettazioni, il difensore ha poi sottolineato che "non bisogna fermarsi alle tre righe evidenziate dalla procura in neretto, ma bisognerebbe leggere tutta la conversazione".

I giornali in questi giorni, secondo l'avvocato, hanno riportato "letture sommarie" delle intercettazioni e ha chiesto ai cronisti "rispetto per un luminare". Infine ha aggiunto: "il professore è un uomo mediatico e quando potrà personalmente parlare con i giornalisti, lo farà".

"Non sono un mostro, né un money maker, come sono stato descritto". Comincia così la memoria che il primario ha depositato al gip di Milano durante il suo interrogatorio. Nel documento l'ortopedico ha sintetizzato di avere "aperto un ambulatorio al CTO con il servizio sanitario nazionale per i pazienti meno abbienti in cui visito circa 30 persone alla settimana, cosa rara per un primario" e di "organizzare manifestazioni di beneficenza ogni anno".

"Allenarmi è un vocabolo goliardico, non professionale, da intercettazione, in realtà; stavo perfezionando la tecnica operatoria sulla via d'accesso, per poter operare al meglio le pazienti, previa valutazione sulle indicazioni corrette". La frase fa riferimento a una intercettazione, contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare, in cui si parla della rottura di un femore a una paziente "per 'allenarsi' (...) in vista di un intervento privato".

Sull'accusa di avere consigliato ad altri medici "di aumentare la lista d'attesa - continua la memoria - sono di nuovo chiacchiere da bar, goliardiche e mi scuso. Consigli senza costrutto alcuno". E ancora: "non sono interventista, al contrario, ho pazienti basiti perché non li ho voluti operare, nonostante il parere di qualche mio collega".

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione