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Economia

25 milioni di buonuscita per Cattaneo. E ora il Governo spera che Tim investa per lo sviluppo del Paese

Bloomberg via Getty Images
Bloomberg via Getty Images 

L'era Cattaneo a Tim si chiude con una buonuscita da 25 milioni di euro. A tanto ammonta la cifra che sarà corrisposta al manager che resterà in carica fino al 28 luglio per presentare la semestrale a cda e analisti. Ma c'è già una data per la sua successione: il 27 luglio.

In una giornata in cui l'attesa sulle condizioni dell'addio è stata segnata dal rialzo del titolo in Borsa, che ha segnato +3,81% a 0,84 euro, si definisce l'uscita di Cattaneo, in carica da aprile 2016 e con un contratto che doveva scadere nel 2020. Sulla decisione di cambiare programma avrebbe pesato lo scontro con il principale azionista, i francesi di Vivendi. E la riunione del cda, cui il manager non ha partecipato, lasciando l'azienda di Corso d'Italia prima della fine della riunione - durata un'ora e mezza - è servita a stabilire la cifra del suo addio "consensuale", come si legge in una nota.

Cifra che non è quella dei 30 milioni di cui si vociferava nei giorni scorsi. L'accordo transattivo, approvato "a maggioranza" dal cda previo parere favorevole a maggioranza del comitato nomine e remunerazione, su cui invece ha dato parere "non favorevole" il collegio sindacale, prevede "22,9 milioni di euro a titolo di transazione riferiti ai compensi dovuti sulla base del suo contratto con la società, considerati in particolare il cosiddetto special award e l'Mbo, in relazione all'attività già resa come amministratore e al valore che risulta creato sulla base dei dati oggi disponibili". A questa cifra si aggiungono 2,1 milioni di euro come corrispettivo di un patto di non concorrenza, di non sollecitazione e non storno della durata di un anno nei confronti dei principali concorrenti di Tim in Italia e in Brasile. Cattaneo detiene anche 1.500.000 azioni ordinarie della società.

Subito dopo l'addio, il ministro Claudio De Vincenti, presidente del Comitato per la Banda Ultralarga, osserva che "le scelte di governance di una grande azienda vanno seguite con rispetto e attenzione". "L'auspicio - aggiunge - è che un operatore di sistema come Telecom ritrovi la strada per impostare e realizzare investimenti strategici per lo sviluppo tecnologico e produttivo del nostro Paese". Dal canto suo, Tim spiega che intende proseguire sul sentiero tracciato, dando vita "a una seconda fase del piano di rilancio aziendale di tipo ordinario che prosegua verso gli obiettivi prefissati da Flavio Cattaneo, primo fra tutti il piano fibra".

In una nota la società ringrazia il manager "per l'importante lavoro svolto e universalmente riconosciuto che mai prima d'ora aveva visto un recupero tale da essere la prima società telco tra gli incumbent europei e Usa in termini di velocità di crescita di tutti i principali driver della top line e della profittabilità, oltre ad aver realizzato la maggior copertura in fibra". A sua volta il manager "ringrazia la società e tutti gli stakeholder per avere avuto l'opportunità di guidare una così importante società".

Intorno a Tim del post Cattaneo iniziano i primi movimenti. La proposta di una joint venture tra Tim e la controllata di Vivendi Canal+ per l'acquisizione di diritti per la produzione di film e serie tv, potrebbe arrivare sul tavolo del cda del gruppo telefonico giovedì 27 luglio, secondo quanto apprende l'Ansa da fonti vicine al dossier.

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