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Il maltempo tiene a bada l'emergenza smog. Ma l'allerta rimane alta

Nicol�Campo via Getty Images
Nicol�Campo via Getty Images 

Il maltempo porta neve, vento e pioggia sul Nord Italia, e tiene a bada l'emergenza smog. I livelli di Pm10, le polveri sottili responsabili secondo la rivista The Lancet di 6,5 milioni di morti l'anno, calano. E Torino, negli ultimi giorni la città più inquinata d'Italia, revoca lo stop ai veicoli diesel. Pronta, però, a rialzare subito le barricate: un nuovo summit è previsto per domani a mezzogiorno quando, rilevamenti aggiornati dell'Arpa alla mano, si decideranno le misure da adottare nei prossimi giorni. E intanto sulle alture della Valle di Susa, come su quelle di Biellese e Cuneese, si lotta contro un'altra emergenza, quella degli incendi che, complice la siccità di un autunno mai così secco come da sessant'anni a questa, parte brucia decine di ettari di verde.

Il meteo favorevole alla dispersione degli inquinanti rende dunque meno spessa la coperta grigia che avvolge le regioni del Nord. Nevica al Gran San Bernardo, in Valle d'Aosta, piove anche se soltanto a tratti sulla Lombardia, mentre il Piemonte è spazzato dal forte vento, con diffuse condizioni di foehn, che hanno aiutato il sole a squarciare anche le prime nebbie stagionali.

Resta comunque l'allerta. La perturbazione nordatlantica, la numero 4 del mese, che sta interessando la Val Padana è veloce.

Una parentesi molto turbolenta, con raffiche di vento che in alcune zone raggiungono anche i 100 chilometri orari, ma destinata a durare poco. Da ovest già incalza l'alta pressione, che a partire da metà settimana tornerà ad occupare stabilmente il Mediterraneo centrale e l'Italia, ripristinando condizioni di tempo stabile e clima eccezionalmente mite probabilmente fino alla fine del mese. E con il tempo soleggiato tornano le condizioni di accumulo, da favorevoli a molto favorevoli sulla Lombardia come in Piemonte.

Possibile dunque assistere ad una nuova escalation delle Pm10, che a Torino sono passate dai 114 mcg/mc di giovedì ai 33 mcg/mc di questa sera alle 18. Di qui la decisione di tornare alle misure base, revocando gli stop ai diesel Euro 3, 4 e 5, più recenti e meno inquinanti. Ma senza abbassare la guardia.

Quella che hanno dovuto tenere alta i vigili del fuoco e i volontari che dal pomeriggio operano in Valle di Susa, nel Torinese, per fronteggiare l'incendio che ha devastato un centinaio di ettari di vegetazione. I carabinieri hanno evacuato alcune borgate e tratto in salvo una anziana da un casolare di Chianocco, portata a Valle da un'auto dell'Arma nonostante la strada fosse circondata dalle fiamme. Altre quattro persone sono state evacuate da due abitazioni di borgata Rossero, sempre nel Comune di Chianocco. Gli incendi sono un'altra anomalia di questo autunno, tanto che dal 10 ottobre è in vigore lo stato di massima pericolosità.

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