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Esteri

La Turchia tira dritto: prolungato il blocco della nave Eni fino al 10 marzo. L'imbarcazione non può raggiungere l'area per le esplorazioni a largo di Cipro

Getty Images
Getty Images 

La Marina militare turca ha esteso fino al 10 marzo l'avviso relativo alle sue attività militari (Navtex) al largo di Cipro nel Mediterraneo orientale, che da dieci giorni impediscono di fatto alla nave da perforazione noleggiata dall'Eni Saipem 12000 di raggiungere l'area prevista per le sue esplorazioni su licenza di Nicosia. Il precedente avviso sarebbe scaduto dopodomani. Lo riportano media ciprioti.

Il presidente cipriota, Nicos Anastasiades ha convocato, per stasera una riunione di governo per discutere delle prossime mosse da intraprendere a seguito della decisione della Turchia di prolungare le manovre militari nel Mediterraneo. Lo scrive l'agenzia di stampa cipriota Cna, secondo cui Anastasiades ha discusso della questione in una telefonata con il premier greco Alexis Tsipras.

Sabato scorso Eni aveva fatto sapere che la piattaforma Saipem 12000 venerdì pomeriggio aveva dovuto interrompere il viaggio di trasferimento verso una zona di trivellazione perché era stata bloccata da navi militari turche "con l'intimazione a non proseguire perché sarebbero in corso attività militari nell'area di destinazione".

Il mezzo Saipem 12000 è stato bloccato mentre si stava spostando nel blocco 3 nelle acque della zona economica esclusiva di Cipro, dove aveva in programma attività di perforazione, ed Eni ha fatto sapere che aveva "prudentemente eseguito gli ordini" e che il mezzo navale sarebbe rimasto "in posizione in attesa di un'evoluzione della situazione".

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