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(ansa)

Il terremoto non si ferma: centinaia di scosse. Ancora paesi isolati, soccorsi in affanno. Nel pescarese muoiono due anziani

Ancora difficili i soccorsi nel Centro Italia flagellato dal maltempo e dagli eventi sismici. La polizia: "Non mettetevi in viaggio verso l'Abruzzo". "E' un dramma, i sindaci non ce la fanno più, serve provvedimento straordinario". Il premier Gentiloni: "Raggiungere subito tutte le frazioni isolate". Gli appelli di aiuto corrono anche su Fb. E un sindaco denuncia Enel per il blocco dell'energia elettrica

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ROMA - Non si ferma il terremoto infinito che, insieme alla tempesta di neve, ha stravolto le terre già martoriate del Centro Italia. Centinaia le scosse nelle scorse ore. E il maltempo non lascia ancora tregua, nevica abbondantemente un pò dappertutto, e la polizia sconsiglia di mettersi in viaggio verso l'Abruzzo, "in particolare nelle province di Teramo e L'Aquila" se non assolutamente necessario. Il premier Gentiloni: "Tre le priorità immediate: raggiungere tutte le frazioni isolate e salvare vite umane, riallacciare le utenze elettriche, ripristinare la viabilita' a tutti i livelli".
 

Maltempo nelle Marche, Colle isolato per la neve: i Vigili del Fuoco creano via d'accesso


I soccorsi Nel pescarese la massima attenzione dei soccorsi è rivolta alle persone rimaste intrappolate nell'albergo Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso, nella frazione marchigiana di Farindola, travolto da una slavina provocata dal terremoto e dalle intense nevicate. Ma sono in corso salvataggi anche in altre zone: i finanzieri del Soccorso alpino hanno raggiunto e messo in salvo un uomo dato per disperso sotto una slavina in località Ortolano, frazione di Campotosto, in provincia de L'Aquila, dove ci sono ancora molti paesi isolati. L'uomo aveva trovato rifugio sotto un capannone pericolante. E in tarda mattinata sono state salvate nove persone, tra cui un bimbo in ipotermia, in varie frazioni del teramano, raggiunte dopo aver liberato la strada dai muri di neve. Nella frazione di Pescia, vicino Norcia, i carabinieri sono riusciti a trarre in salvo due anziani coniugi inglesi rimasti isolati e senza corrente all’interno della loro abitazione a 1100 metri di altitudine sepolta da tre metri di neve. Uomini e mezzi della Protezione civile della Provincia di Bolzano hanno raggiunto Arola, frazione di Acquasante Terme, che risultava isolata da tre giorni. Quattordici persone, tra cui alcuni bambini, sono stati evacuati e trasportati in elicottero ad Ascoli Piceno. Il loro intervento è concentrato nelle Marche, soprattutto ad Ascoli Piceno. E sempre nella provincia di Ascoli Piceno, a Pianoro di Colle San Marco, un intero nucleo familiare che si era rifugiato in auto per sfuggire al terremoto è stato soccorso e portato in salvo dalla polizia quasi quindici ore dopo perchè era rimasto bloccato nella vettura per la quantità di neve caduta. In tutto sono duemila i soldati in attività tra Lazio e Abruzzo, in particolare nelle province di Rieti, Teramo, Chieti e L'Aquila, con mezzi a turbina spazzaneve.

 

Terremoto, Gentiloni: ''Un tenaglia senza precedenti tra scosse e neve''


Paesi isolati, manca energia elettrica Sia nelle Marche che in Abruzzo molti abitanti, in particolare nei Comuni del cratere sismico, hanno scelto di dormire nelle strutture riaperte dai comuni stessi. Ma sono ancora moltissime le frazioni isolate dalla neve, anche se ora sono in azione i mezzi spartineve e di soccorso. Oltre all'energia elettrica mancano cibi, benzina ed è difficile anche fare una telefonata. In mattinata il premier Gentiloni ha sollecitato Enel e Terna a ripristinare le utenze elettriche: "C'é un sforzo in corso, molto intenso, ma chiedo di moltiplicarlo, con l'obiettivo entro oggi di eliminare del tutto le interruzioni dell'energia elettrica nelle Marche e ridurle considerevolmente in Abruzzo". Ma intanto il sindaco di Belforte del Chienti è andato dai carabinieri e ha denunciato l'Enel per interruzione di elettricità: "Molti cittadini non possono accendere i riscaldamenti e neanche lavarsi. Ci sono quartieri con bambini, anziani e malati con situazioni difficili da gestire. Capiamo i problemi relativi al terremoto e la neve ma un servizio come quello elettrico non può essere interrotto in pieno inverno per un periodo così lungo e infinito", così il marchigiano Roberto Paoloni. La Provincia di Teramo parla anche di 'emergenza sanitaria' perché "l'assenza di corrente, in alcuni casi da 4 giorni, ha isolato migliaia di persone sepolte sotto la neve; in alcune aree manca l'acqua e c'è un problema di carburante perché i distributori non funzionano". "Non riusciamo a parlare con gli operatori sulle strade, con i sindaci, con i cittadini".
 
La città di Amatrice: le macerie coperte dalla neve (lapresse)

Troppo freddo, due anziani muoiono intossicati a Brittoli, nel Pescarese. Rimasti senza elettricità e riscaldamento da giorni, avevano acquistato un piccolo generatore per scaldarsi ma si sono avvelenati col monossido di carbonio. Così sono morti due anziani coniugi di Brittoli, un 81enne e una 76enne. Lo ha reso noto il sindaco, Domenico Velluto, sottolineando che l'intero paese è senza elettricità da due giorni ed è allo stremo. "Sono due vittime che l'Enel si deve portare sopra la coscienza".

Strade ancora chiuse Molte scuole sono rimaste chiuse e sono numerosissime le strade continuano a restare impraticabili tra le Marche e l'Abruzzo: ancora chiusa causa neve la strada statale 80 "del Gran Sasso d'Italia" tra le province di Teramo e L'Aquila, chiusa anche la strada statale 81 "Piceno Aprutina" tra Cellino Attanasio e Val Vomano, in provincia di Teramo. E non si passa in molti tratti della strada statale 696 "del Parco Regionale Sirente-Velino" e 5 "Tiburtina Valeria" in provincia dell'Aquila". E ancora: impraticabile la strada statale 77 "Val di Chienti" da Sfercia al confine con l'Umbria in direzione Foligno e da Colfiorito a Serravalle del Chienti in direzione Civitanova Marche. Sul tratto stanno operando due turbine e dieci mezzi sgombraneve.

Isolato, senza acqua e elettricità il Cas di Rocca Santa Maria (Te) Senza acqua né corrente elettrica né rete telefonica da più di 48 ore gli ospiti e volontari del Cas di Rocca Santa Maria. All'interno del centro d'accoglienza si trovano attualmente 50 migranti e almeno tre operatori. Nessuno di loro è riuscito a lasciare la struttura per la neve che ha reso impraticabile ogni via d'uscita a partire dalla notte di domenica.

"I sindaci non ce la fanno più" E' una situazione drammatica: c'è un insieme di circostanze, da un lato il terremoto e dall'altra un'ondata di freddo e di maltempo senza precedenti negli ultimi anni. I sindaci, in questo momento, non ce la fanno più", così l'allarme di Enzo Bianco, alla riunione dell'Anci, l'associazione dei Comuni italiani. "Ci sono comuni e frazioni che sono ancora senza energia elettrica, isolati, è una vera e propria emergenza. Chiediamo ci sia una ordinanza straordinaria di Protezione civile, seria, ben fatta, e chiediamo a tutti di fare la loro parte. Con i mezzi ordinari non ce la si fa, ecco perchè chiederemo che ci sia un provvedimento straordinario".
 
Dal 24 agosto oltre 47mila scosse nell'Italia centrale Nel Centro Italia prosegue la sequenza sismica: dallo scorso 24 agosto 2016 sono state oltre 47mila le scosse di terremoto. Alle 11 di oggi, fa sapere l'Ingv, sono circa 960 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 57 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 9 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, localizzati dalla rete sismica nazionale dell'istituto.

Da ieri la sequenza è molto attiva tra le province dell'Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice) e in quella zona l'Ingv ha localizzato complessivamente circa 500 eventi sismici: circa 55 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 7 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5.

Gentiloni a Rieti: "Raggiungere subito le frazioni isolate" "Il primo impegno é raggiungere tutte le frazioni che non sono state raggiunte e salvare vite umane. Il secondo é ripristinare le utenze elettriche, il terzo é ripristinare la viabilita' a tutti i livelli". Sono le priorità dettate dal premier Paolo Gentiloni appena giunto al centro operativo della Protezione Civile, a Rieti. E ancora, il premier: "Le nostre strutture ci sono, sono presenti, sono impegnate. Chiedo a tutti se possibile di moltiplicare ancora di più questo impegno". "C'è un pezzo di Italia centrale che ha subito disagi incredibili negli ultimi mesi e che negli ultimi due giorni è stata martoriata da una nevicata senza precedenti e dal ripetersi di scosse di terremoto. Questo pezzo di Italia deve sentire che lo Stato è presente. Chiedo alla politica di mostrare sobrietà, rispettando la difficoltà della situazione, l'impegno delle forze civili e militari che stanno lavorando e il dolore delle famiglie che hanno subito delle perdite" sottolinea il presidente del Consiglio.

Isolati da neve nell'Ascolano, appelli corrono su Fb Corrono anche sui social le richieste d'aiuto dall'entroterra della provincia di Ascoli Piceno. Da Pito, frazione di Acquasanta Terme, arriva l'appello su Facebook di un anziano che pubblica un video con muri di neve: "Abbiamo dovuto scavare un cunicolo per uscire di casa in caso di terremoto, siamo senza luce da giorni. Mia moglie è caduta in mezzo alla neve, l'ho aiutata a rialzarsi ma mi ha detto: 'Sono sfinita fammi morire qui'. Siamo disperati, se uno di noi, comprese le altre famiglie qui vicino, si sente male, siamo morti".
 

Basciano, abitanti bloccati dalla neve: "Non c'è elettricità, sta finendo anche la benzina"


In una zona di campagna a Venarotta, dopo tre giorni, sono ancora bloccati da frane che ostruiscono le vie d'accesso tre anziani cardiopatici, di cui una disabile, e una famiglia di giovani con una neonata e un bimbo di tre anni. Un parente ha potuto raggiungerli a piedi portando loro i viveri, ma sono senza luce telefono e riscaldamento. Una coppia di anziani che abita a Palmaretta, una minuscola frazione vicino Ascoli, è senza energia elettrica da martedì, senza rete sul cellulare e da ieri pomeriggio anche senza linea fissa. Davanti alla loro abitazione c'è oltre un metro di neve, l'uomo ha tentato di togliere la neve ma da solo non c'è riuscito. Un uomo risulta bloccato nella zona di Giustimana, alla periferia di Ascoli: con lui due anziani di 90 anni di cui uno allettato: sono senza luce e riscaldamento da lunedì notte. Appelli affinché intervenga l'esercito con mezzi idonei arrivano da Montegallo, piccolo comune già duramente colpito dal terremoto, in questo momento sommerso da due metri e mezzo di neve, con alcune delle 23 frazioni isolate. I mezzi a disposizione non sono bastati per fronteggiare la situazione. A Casamurana è rimasto un solo capannone di ricovero in piedi. "Siamo senza luce da due giorni e con una strada impraticabile a causa di neve e alberi spezzati. Aiutateci, nelle zone di montagna dell'Ascolano le nostre aziende agricole stanno morendo in silenzio". "Da domenica scorsa qui a Rosara siamo sepolti vivi, ricoperti da un metro e mezzo di neve, senza energia elettrica, senza cibo e senza medicinali. Stiamo morendo di freddo..lo spazzaneve non è mai passato! E' un'autentica vergogna - sbotta Cinzia su Facebook -, siamo a 4 km dal centro storico e sembra di stare fuori dal mondo. La carica dei cellulari sta finendo, entro oggi non ci sarà più possibile comunicare con nessuno. Ci sono anziani e per eventuali malori non potremmo allertare. Dovremmo anche lavorare! Volevo che si sapesse in quali condizioni versiamo...fate qualcosa! Mi dispiace se tra un pò non potrò rispondere per mancanza di carica al cellulare".
 
Una motoslitta nella frazione di Pescia, comune di Norcia 

Castelli, in provincia di Teramo, sotto tre metri di neve. Sui social, con l'hashtag #emergenzacastelli, emerge la vicenda di un paesino del teramano, Castelli, con gli abitanti bloccati dentro le proprie case senza luce e linee telefoniche, non possono uscire perché ci sono più di tre metri di neve e continuano ad esserci scosse di terremoto. Parenti e amici non riescono a mettersi in contatto con loro da martedì. I pochi e sporadici contatti telefonici o via internet parlano di bambini e anziani con scarsità di viveri e rumori di crolli per le vie del paese. Alcuni mezzi militari sarebbero arrivati stamattina nelle vicinanze ma non riescono a procedere e il paese e molte delle sue frazioni sono ancora isolate. E con l'hasthtag #emergenzabruzzo su twitter compaiono richieste di aiuto in decine di altri piccoli paesi abruzzesi

Regione Emilia Romagna invia 6 squadre di volontari. Sei squadre con 25 volontari sono partite dall'Emilia-Romagna per le Marche e due del Soccorso Alpino regionale con otto uomini impegnati a Campotosto (L'Aquila), vicino al luogo della slavina alle falde del Gran Sasso. Si rafforza così l'impegno della Regione Emilia-Romagna e del suo sistema di volontariato di Protezione civile nel Centro Italia delle comunità terremotate, alle prese ora anche con l'emergenza neve. Tra i luoghi di destinazione, i comuni di Smerillo e Santa Vittoria in provincia di Fermo e Penna San Giovanni nel Maceratese. Ogni squadra è dotata di fuoristrada e di piccole turbine, per la rimozione di neve e ghiaccio. E la Regione Lombardia ha mobilitato un mezzo di elisoccorso.

Chiusi i laboratori scientifici del Gran Sasso.  Le quattro scosse di terremoto di ieri hanno colpito anche l'intensa attività scientifica dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn. "Non abbiamo avuto danni ma la struttura è chiusa anche se gli scienziati continuano a lavorare da remoto sotto il diretto controllo del direttore Stefano Ragazzi, anche lui evacuato" riferisce Roberta Antolini, responsabile delle relazioni esterne. "Siamo isolati sotto due metri di neve ed i laboratori esterni sono chiusi e quasi inaccessibili, ma nei sotterranei, dove ci sono circa 15 gradi con esperimenti di cui alcuni in presa dati diretta ed altri in fase di test, il lavoro procede via computer. Non sono esperimenti che possono essere spenti ma viene garantito il servizio di guardiania ed il controllo antincendio" sottolinea la Antolini all'AdnKronos. Nei laboratori del Gran Sasso attualmente sono attivi oltre mille ricercatori, di cui la metà stranieri e provenienti da 32 Paesi del mondo.

Valanga ha abbattuto tralicci Enel a Campo Imperatore. Le forti scosse di terremoto di ieri hanno scatenato una slavina che ha sradicato due tralicci in ferro della media tensione e piegato un terzo, lasciando senza corrente tutta la zona di Campo Imperatore. A confermarlo è Fernando Rossi, capo del servizio impianti del Centro turistico del Gran Sasso, società comunale che gestisce la stazione sciistica. "Sono danneggiati i tralicci che alimentano l'albergo, la funivia, le seggiovie, tutta la rete che arriva in quota. Per ora ci siamo solo noi, una decina di operai, e in questo momento cerchiamo di liberare la funivia dalla neve. Ma non ci non manca niente"

Aziende agricole in ginocchio Stando al monitoraggio di Coldiretti sugli effetti congiunti delle nuove scosse sismiche e della neve, sono circa tremila le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree colpite dal terremoto, dove si contano "casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l'alimentazione degli animali ma anche per le consegne con tonnellate di latte che da giorni si è costretti a gettare".

 
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