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Strage in discoteca, otto indagati: il 17enne fermato per droga e i gestori del locale. Migliorano le condizioni dei feriti

Per il minorenne rintracciato a Senigallia, le ipotesi di reato sono omicidio preterintenzionale, lesioni colpose e dolose. Ma ci sono dubbi sul fatto che sia stato lui ad aver usato lo spray o che ci fosse una banda in azione. Per quanto riguarda la sicurezza della Lanterna, invece, si procede per concorso in omicidio colposo aggravato

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CORINALDO (ANCONA). Si indaga per omicidio preterintenzionale, lesioni colpose e dolose nei confronti del minorenne indicato come colui che venerdì notte avrebbe spruzzato lo spray urticante alla Lanterna Azzurra. E si indaga sul altre sette persone - i tre titolari, tra cui l'amministratore, della società "Lanterna Azzurra Clubbing" che gestisce la discoteca e i quattro proprietari dell'immobile - per concorso in omicidio colposo aggravato, per quanto riguarda la gestione del locale e la sua sicurezza. A fare un punto sull'inchiesta sulla strage di Corinaldo sono stati gli inquirenti, guidati dal procuratore capo di Ancona, Monica Garulli, e dal procuratore per i minorenni del capoluogo marchigiano, Giovanna Lebboroni. Per entrambi i filoni d'indagine, però, i pm hanno sottolineato che tutto è ancora da accertare. A proposito dell'iscrizione nel registro degli indagati del 17enne rintracciato sabato a Senigallia, si è precisato che si tratta di un passaggio a sua garanzia: "E' un atto dovuto. La consistenza indiziaria è flebile e sarà tutta da valutare, il ragazzo è stato indicato da tre persone e in modo generico", ha spiegato Lebboroni.

"Numerose decine di persone sono concordi nel dire che, intorno alla mezzanotte e mezza, nella sala principale si è verificato uno spargimento di sostanza con odore di peperoncino, o secondo altri di ammoniaca, mentre altri ancora hanno parlato di esplosione o di sostanze fumogene. A terra è stata trovata una bomboletta di spray al peperoncino. Questo ci induce a pensare che sia una possibile concausa dello spargimento della sostanza irritante, ma non esclude che ce ne possano essere state altre. Lo spargimento è stato molto diffuso in larghezza e in altezza", ha continuato Lebboroni, negando che al momento ci siano elementi che provino l'azione di una banda. "Abbiamo a che fare con un episodio plurimo in cui la morte è stata la conseguenza di una o più cause", ha aggiunto ancora Lebboroni.
Comunque, "le indagini sono aperte a 360 gradi e le ipotesi di reato sono fluide", ha concluso la pm. E proprio per l'incertezza del quadro probatorio, gli investigatori e gli inquirenti hanno invitato tutti i presenti alla serata a fornire "i materiali utili per le indagini: in particolare, i biglietti per accedere al locale e anche quelli del bus, persino le consumazioni, così come sono fondamentali le immagini contenute nei telefonini" per far luce su quanto accaduto. A giorni, forse già domani, poi, verranno svolte le autopsie sui corpi delle sei vittime. I magistrati, infatti, hanno espresso tutto il loro "dispiacere" per una vicenda "senza precedenti nelle Marche" e la loro comprensione per le famiglie che aspettano di poter riavere le salme dei propri familiari

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Il 17enne era stato fermato dopo essere stato trovato in possesso di due etti di droga. Sicuramente cocaina, forse anche eroina. Quando sabato mattina i carabinieri di Senigallia sono entrati nel residence dove dormiva, è scattata subito la misura. L'accusa a suo carico è detenzione di stupefacenti, ma ora si aggiungono le contestazioni collegate alla tragedia della discoteca. Ovviamente, trattandosi di un minorenne, la cautela degli inquirenti è massima. Come scritto oggi da Repubblica, sabato nelle stesse ore ci sono stati altri due arresti per droga  di due maggiorenni, che non si sa se siano collegati al diciassettenne. L'agenzia Ansa ipotizza che facciano parte di una banda di rapinatori che utilizza lo spray in luoghi affollati per rubare. Ma su questo e sul fatto che proprio il 17enne sia "il ragazzo con lo spray" usato nella Lanterna Azzurra, come si è visto, gli inquirenti hanno ancora molti dubbi: dal momento che due persone sostengono di essere state derubate nel corso della serata, comunque, nemmeno questa pista viene del tutto abbandonata.

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Il nome del minorenne fermato è stato indicato ai carabinieri dai alcuni testimoni oculari. I ragazzi sostengono che abbia utilizzato lo spray al peperoncino e che questo abbia provocato poi il panico in sala da ballo. Secondo il dj della serata, Marco Cecchini (figlio di uno dei gestori del locale), lo spray è stato utilizzato per rubare una collanina d'oro a uno dei partecipanti.

A difendere il 17enne, di origine sudamericana, è la nonna. "Grazie a Dio non era in discoteca quella sera, non c'entra nulla. E' stato con la sua ragazza tutta la notte", racconta la donna, che nega anche la circostanza che il giovane sia stato fermato: "Lo hanno portato via solo per chiedergli delle cose, ora è con la madre, che vive in Romagna. Alcuni ragazzi dicono che è stato lui? Non è vero, lo sanno anche loro che non era lì".

I BIGLIETTI

Il procuratore capo di Ancona ha anche messo ordine sul giallo dei biglietti venduti per il dj set di Sfera Ebbasta, che si sarebbe dovuto tenere venerdì notte, e sul conseguente numero di persone all'interno della Lanterna Azzurra. Secondo Garulli, sono stati venduti effettivamente 466 biglietti. Il magistrato ha però precisato che "le presenze effettive sono in corso di accertamento", visto che agli inquirenti è stato riferito che "all'ingresso del locale si è arrivati anche con una prevendita non ufficiale legata alla Siae, ma con biglietti destinati alle consumazioni". Il capo della procura ha anche chiarito che, in occasione dell'esibizione del trapper, "i titoli di accesso totali vidimati dalla Siae sono stati 1.600, per una presenza massima consentita riportata nella licenza del locale di 871 persone per le tre sale". Inoltre, sono stati recuperati, in due momenti diversi, 919 biglietti non vidimati. Gli inquirenti hanno verificato che la sala principale, al piano terra, era in grado di ospitare fino a 459 unità, che il locale secondario, sempre al piano terra, "utilizzato per depositare le strumentazioni dei musicisti e non utilizzato quella sera", contiene fino a 262 persone, e che la terza sala, nel semi-interrato, "non era destinata all'evento".
 
In ogni caso, ha proseguito il procuratore capo, si sta indagando anche sulla corretta distribuzione delle persone rispetto alle uscite di sicurezza del locale, visto che tutti si sono ammassati a quella sul retro provocando la grande calca. "Stiamo accertando se il piano di evacuazione è stato gestito in maniera corretta oppure no. E' evidente che in quel punto l'afflusso era superiore al margine di tolleranza", ha detto Garulli.

I FERITI

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Intanto migliorano le condizioni di quattro dei feriti gravi, che sono stati estubati e respirano spontaneamente. In sette erano stati ricoverati in rianimazione: le condizioni degli altri tre sono stabili, anche se ancora critiche. La prognosi per tutti rimane riservata. Si tratta di pazienti che oltre al trauma hanno subito un periodo più o meno prolungato di asfissia le cui conseguenze andranno valutate nel tempo.