Cultura

Robinson, dalla vita di un poeta alla scuola di Frattocchie

Sul supplemento domenicale in edicola con Repubblica i versi mai visti in Italia di Iosif Brodskij, sembolo della rinascita della poesia

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Robinson pubblica i versi mai visti in Italia di Iosif Brodskij, racconta il nuovo boom della poesia, e, con Valerio Magrelli, spiega come vive oggi un poeta. Simonetta Fiori invece ci fa entrare nella scuola di Frattocchie dove si sono formati i dirigenti del Partito Comunista Italiano mentre in una lunga intervista Alan Moore, uno dei più importanti autori di graphic novel, distrugge il mito dei supereroi: “Credo che la loro funzione principale oggi sia compensare la codardia americana., come l’onnipresente pistola sul comodino accanto al letto”
 
La copertina del numero di Robinson domani in edicola è dedicata a un tema che sembrava dimenticato e che invece sta riscoprendo un nuovo successo: la poesia. Silvia Ronchey racconta Iosif Brodskij: la fuga dalle persecuzioni del Kgb, l’esilio a New York e le vacanze romane. L’odio per il regime, l’amore per le donne e per il whisky: “Brodskij sembrava un huligan, un maledetto ma coltivava un’idea classica di poesia”. Franco Marcoaldi ne smentisce le accuse di “eccessivo cerebralismo, di freddezza emotiva” ribadendo “la sua disperata battaglia per diffondere ovunque la poesia: nei supermercati, negli alberghi, nelle farmacie” mentre Valerio Magrelli coglie l’occasione per affrontare un tema inusuale: come si svolge una “vita da poeta”? “Diciamo prima di tutto che nessuno è mai riuscito a mantenersi scrivendo versi”. Infine, Mario De Santis spiega come e perché la poesia sta ritrovando nuova linfa e Giorgia Mecca ci parla della poesia sulla rete partendo dal piccolo grande (e scandaloso) miracolo della giovanissima poetessa indiana Rupi Kaur.

E ancora, nella parte dedicata alle Storie, Simonetta Fiori racconta il nuovo libro di Anna Tonelli (A scuola di politica, Laterza), in cui si dice cosa succedeva nella scuola di Frattocchie, dove per anni si sono formati i dirigenti del Partito Comunista Italiano mentre Riccardo Muti ci ha aperto le porte della sua “bottega” in cui si formano i dirigenti d’orchestra del futuro. Una finestra su altri mondi ce la apre invece Alan Moore: scrittore, sceneggiatore, mago (!) è l’uomo che con graphic novel come V per Vendetta e Watchmen ha cambiato per sempre il mondo del fumetto e non solo. In una rarissima intervista rilasciata in esclusiva a Robinson in occasione della pubblicazione in Italia del suo nuovo libro, Jerusalem, spiega perché i supereroi non hanno più senso: “credo che la loro funzione principale oggi sia compensare la codardia americana., come l’onnipresente pistola sul comodino accanto al letto”. Jerusalem è il secondo libro di narrativa di Moore che è uno degli autori più prolifici della storia del fumetto, una sorta di genio che ne ha sovvertito i canoni fino ad arrivare a questo monumentale volume di oltre 1500 pagine che segna un passaggio forse definitivo alla parola scritta.

Infine, nelle critiche, Natalia Aspesi ci spiega chi era Irene Brin attraverso un libro, Il mondo, pubblicato da Atlantide in soli 999 esemplari numerati: regine e zitelle, yacht e castelli, amore, ginnastica e un mondo che scompare nell’era del marketing.