Economia

Condono, cosa cambia

(ansa)
Scompare nella versione emendata dal vertice di governo la norma che permetteva di sanare anche quanto non dichiarato al fisco, versando solo una parte del dovuto con un tetto massimo di 100.000 euro per cinque anni
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ROMA - Il condono scompare dal decreto fiscale. Il  vertice di governo di giovedì 15 ha cancellato la norma che permetteva di sanare quanto dovuto al fisco (e mai dichiarato) a titolo di tasse e contributi, versandone solo una parte. Adesso sarà invece possibile solo regolarizzare quanto già dichiarato. Vediamo il decreto fiscale prima e dopo la modifica.

La dichiarazione integrativa speciale. Consentiva di dichiarare fino al 30% in più di quanto già comunicato al fisco, con un tetto massimo complessivo di 100 mila euro di imponibile per anno d'imposta su 5 anni (quindi teoricamente fino a 500 mila euro). L'obiettivo era quello di permettere di sanare Irpef, Irap, ritenute e contributi, non solo non versati ma anche non dichiarati, pagando solo una quota delle tasse dovute: il 20% anziché le relative aliquote (per l'Irpef, ad esempio, fino al 43%). Questa possibilità, che - riferiscono fonti di governo - non avrebbe portato un gettito significativo nelle casse dello Stato, sarà però ora esclusa e, dall'entrata in vigore della legge vera e propria sarà possibile regolarizzare solo quanto già dichiarato. Gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi potranno quindi essere corretti pagando 200 euro per ogni anno.

Rimangono le altre sanatorie. Resteranno invece in piedi le altre sanatorie, dalla rottamazione-ter alle liti fiscali. Così come rimarrà la norma sul saldo e stralcio ma solo delle minicartelle (fino a 1000 euro).

Le altre norme. Su spinta della Lega, arriverà una tassa dell'1,5% sui money transfer, così come entrerà nel decreto il rinnovo del bonus bebè, su cui si è personalmente impegnato il ministro della famiglia Lorenzo Fontana. Saranno detassate le sigarette elettroniche, mentre il Movimento 5 Stelle ha annunciato la detassazione dei "metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari". Si tratta di un emendamento al dl fiscale per evitare la tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari. Saranno infine sbloccate le procedure per consentire alle Regioni di recuperare le spese versate alle case farmaceutiche che eccedono il budget stabilito.