MILANO - Il decreto che è stato approvato oggi dal governo con le misure del Reddito di cittadinanza dà il via libera anche alla cosiddetta "Quota 100", uno dei cavalli di batttaglia della Lega in campagna elettorale. Ecco in cosa consiste.
Per quota 100 si intende un meccanismo di pensionamento anticipato che consente di lasciare il lavoro prima di avere maturato i requisiti attualmente in vigore dal primo gennaio (67 anni di età per gli uomini e 66 anni e 7 mesi per le donne con 20 anni di contributi, oppure in base alla contribuzione con 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne indipendetemente dall'età). Quota 100 prevede invece almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. Lo stesso decreto prevede un abbassamento del requisito contirbutivo attualmente in vigore dal primo gennaio, ripristinandolo a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
I dipendenti pubblici seguono regole diverse. I lavoratori che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2018 avranno accesso alla pensione dal primo agosto, per gli altri la decorrenza partirà sei mesi dopo la maturazione dei requisiti con l'obbligo di preavviso di sei mesi. Se un lavoratore ad esempio raggiungesse i requisiti dal primo maggio, potrebbe andare in pensione dal primo novembre. I lavoratori della scuola possono andare via a inizio anno scolastico, a settembre.
Decreto pensioni, che cos'è Quota 100 e chi ne ha diritto
La misura voluta dalla Lega permette di lasciare il lavoro in anticipo rispetto ai normali requisiti. Ecco come funziona