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Migranti, partiti i primi bus: a Calais lo sgombero della "giungla"

Dopo gli scontri di stanotte, dalle sei i profughi hanno iniziato a radunarsi con zaini e valigie. Lo smantellamento del campo, che ospita più di seimila persone, durerà una settimana. Il ministro Cazeneuve: "Tutto tranquillo, situazione sotto controllo"

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CALAIS - E' cominciato lo sgombero della "giungla" di Calais, il grande campo in condizioni estremamente precarie che ospita più di seimila profughi diretti verso l'Inghilterra. Il primo pullman ha lasciato la "giungla" con 50 sudanesi diretti nel Burgundy, seguito poi da molti altri. A bordo di ciascuno dei 60 pullman predisposti per il trasferimento dei migranti, due accompagnatori dovranno garantire che le operazioni si svolgano nella calma. Dopo la tensione e gli scontri durati fino a notte, all'alba i migranti avevano cominciato a radunarsi presso il punto di raccolta indicato dalle autorità francesi per le operazioni di sgombero. Tutto si sta svolgendo in modo "tranquillo" e la situazione è "sotto controllo", ha detto il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve. I problemi, però, sono rimandati, non risolti: "Verranno verso la fine della settimana, quando nel campo rimarranno i 'resistenti', quelle persone, stimate in circa duemila, che non vogliono andare via ma restare nella speranza di raggiungere l'Inghilterra", denuncia Christian Salomé di L'auberge des migrants" che assiste i migranti a Calais.
Uomini e donne si sono presentati già attorno alle 6 di questa mattina con valigie e zaini davanti al capannone che funge da quartier generale per l'operazione di smantellamento del campo, che dovrebbe durare almeno una settimana. Una sessantina di autobus caricherà parte dei 6.486 migranti presenti nel campo per trasferirli in centri di accoglienza sparsi su tutto il territorio nazionale. Il governo francese ha tenuto a rimarcare il carattere "umanitario" dell'operazione, volta a chiudere la più grande baraccopoli francese, nata 18 mesi fa e abitata da immigrati arrivati soprattutto da Afghanistan, Sudan ed Eritrea con il sogno di attraversare la manica e raggiungere il Regno Unito.

La giungla di Calais ripresa dall'alto

Tra gli oltre 6.000 migranti presenti nella giungla si contano anche 1.291 minori. Quasi 200 di loro sono stati trasferiti nel corso dell'ultima settimana dal regno unito. I minorenni non accompagnati saranno accolti in via temporanea in un centro a Calais, giusto il tempo necessario per istruire le loro pratiche e portare a termine le trattative ancora in corso tra Parigi e Londra per l'accoglienza nel Regno Unito di altri bambini, in particolare i più vulnerabili e quelli che hanno parenti.

Per l'operazione di smantellamento sono stati dispiegati circa 1.250 agenti delle forze di sicurezza. I migranti verranno distribuiti nei centri di accoglienza di 11 regioni (escluse Ile-de-France e Corsica). La scelta della destinazione, riferiscono oggi i media locali, si effettua nell'hangar di tremila metri quadrati situato a circa 300 metri dalla "giungla" in cui è stato allestito il quartier generale dell'operazione. Lì i migranti incontrano i funzionari dell'Ufficio francese dell'immigrazione e integrazione che propongono a ciascuno di loro la scelta tra due regioni di destinazione, illustrandole sulla mappa della Francia.

Una volta effettuata la scelta a ciascuno di loro viene dato un braccialetto del colore corrispondente alla regione (molti non parlano né leggono il francese) e quindi viene spostato in una tenda del colore corrispondente. Quando la tenda da 50 posti è piena, i migranti vengono fatti salire su un autobus che parte per quella destinazione: secondo quanto riporta la stampa francese che descrive le operazioni di smantellamento del campo, sono state date istruzioni perché le persone che si presentano assieme non vengano divise anche se non fanno parte dello stesso nucleo famigliare. I migranti vengono anche suddivisi in gruppi: maggiorenni soli, famiglie, minorenni soli, persone vulnerabili.