CARCASSONNE - Il poliziotto eroe è morto. La Francia piange il tenente colonnello Arnaud Beltrame, 45 anni. Quando il "soldato dell'Isis" Radouane Lakdim, vent'anni più giovane di lui, ha assaltato il supermercato SuperU di Trèbes, la divisa si è offerta come ostaggio al posto di una donna: "Lascia stare lei, prendi me". Così è stato. Fino alla fine sono rimasti in due, il terrorista e il poliziotto. Uno arrivato lì per ammazzare, l'altro che una vita l'ha salvata, e che è rimasto aggrappato alla sua fino a notte fonda, quando i medici hanno detto che non c'era più nulla da fare. Troppo gravi le ferite causate dagli spari e dalle coltellate.
"E' caduto da eroe, merita il rispetto e l'ammirazione dell'intera nazione": così lo ha ricordato oggi il presidente francese Emmanuel Macron. Intanto, sul fronte delle indagini si muove qualcosa: è in stato di fermo un amico di Lakdim. E' un minorenne, nato nel 2000, fermato nella notte per associazione a delinquere a scopo terroristico. Trovata poi nella casa del killer a Carcassonne, secondo quanto riferisce la tv Lci, "una lettera-testamento manoscritta nella quale" Radouane Lakdim "fa allusione all'organizzazione dello stato islamico".
Gli abitanti di Trèbes, cinquemila persone nel sud della Francia, sono sotto shock. Ieri fino a tarda sera il municipio è rimasto aperto per accogliere gli addetti del supermarket, ancora in abiti da lavoro, i clienti che erano all'interno e le famiglie delle vittime. Gli psicologi davano supporto, ascoltavano i racconti e le testimonianze. Qualcuno usciva piangendo. I gendarmi armati di mitra sorvegliavano le strade, la zona dell'attentato è stata militarizzata.
Beltrame è la quarta vittima di Lakdim, dopo il passeggero dell'auto rubata a Carcassonne, un anziano cliente del supermercato e un impiegato della macelleria. Aveva lasciato il cellulare acceso sul tavolo affinché i suoi colleghi potessero sentire quello che succedeva all'interno. Verso le 15 la situazione è precipitata: Lakdim ha colpito il poliziotto con un coltello e gli ha sparato due volte. Quando le teste di cuoio francesi hanno sentito gli spari hanno fatto irruzione nel SuperU e ucciso il pusher seguito dai servizi segreti, diventato all'improvviso un "soldato dell'Isis". Era schedato, il marocchino con documenti francesi. Era ritenuto a rischio radicalizzazione. I gendarmi ieri hanno perquisito il quartiere di periferia dove viveva con la mamma, le sorelle e la compagna. Quest'ultima è stata fermata, ha confermato il capo dell'Antiterrorismo.
Le condizioni del tenente colonnello, che proprio di recente con i suoi uomini aveva simulato un attacco terroristico in un supermercato, come esercitazione, sono apparse subito disperate. Il presidente francese Emmanuel Macron gli ha reso omaggio: "Ha salvato delle vite e onorato i suoi colleghi e il suo Paese". "La Francia non dimenticherà mai il suo eroismo", ha scritto il ministro dell'Interno Gerard Collomb.
"E' caduto da eroe, merita il rispetto e l'ammirazione dell'intera nazione": così lo ha ricordato oggi il presidente francese Emmanuel Macron. Intanto, sul fronte delle indagini si muove qualcosa: è in stato di fermo un amico di Lakdim. E' un minorenne, nato nel 2000, fermato nella notte per associazione a delinquere a scopo terroristico. Trovata poi nella casa del killer a Carcassonne, secondo quanto riferisce la tv Lci, "una lettera-testamento manoscritta nella quale" Radouane Lakdim "fa allusione all'organizzazione dello stato islamico".
Gli abitanti di Trèbes, cinquemila persone nel sud della Francia, sono sotto shock. Ieri fino a tarda sera il municipio è rimasto aperto per accogliere gli addetti del supermarket, ancora in abiti da lavoro, i clienti che erano all'interno e le famiglie delle vittime. Gli psicologi davano supporto, ascoltavano i racconti e le testimonianze. Qualcuno usciva piangendo. I gendarmi armati di mitra sorvegliavano le strade, la zona dell'attentato è stata militarizzata.
Beltrame è la quarta vittima di Lakdim, dopo il passeggero dell'auto rubata a Carcassonne, un anziano cliente del supermercato e un impiegato della macelleria. Aveva lasciato il cellulare acceso sul tavolo affinché i suoi colleghi potessero sentire quello che succedeva all'interno. Verso le 15 la situazione è precipitata: Lakdim ha colpito il poliziotto con un coltello e gli ha sparato due volte. Quando le teste di cuoio francesi hanno sentito gli spari hanno fatto irruzione nel SuperU e ucciso il pusher seguito dai servizi segreti, diventato all'improvviso un "soldato dell'Isis". Era schedato, il marocchino con documenti francesi. Era ritenuto a rischio radicalizzazione. I gendarmi ieri hanno perquisito il quartiere di periferia dove viveva con la mamma, le sorelle e la compagna. Quest'ultima è stata fermata, ha confermato il capo dell'Antiterrorismo.
Le condizioni del tenente colonnello, che proprio di recente con i suoi uomini aveva simulato un attacco terroristico in un supermercato, come esercitazione, sono apparse subito disperate. Il presidente francese Emmanuel Macron gli ha reso omaggio: "Ha salvato delle vite e onorato i suoi colleghi e il suo Paese". "La Francia non dimenticherà mai il suo eroismo", ha scritto il ministro dell'Interno Gerard Collomb.