Esteri

Caso Skripal, identificati gli autori dell'avvelenamento dell'ex spia russa

Secondo una fonte sarebbero russi. Usate le telecamere di Salisbury per arrivare ai sospetti. Ma il governo britannico: "Solo congetture"

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La polizia britannica ritiene di aver identificato i responsabili dell'attacco di marzo contro l'ex spia russa Sergei Skripal, 66 anni, e sua figlia Yulia, 33, avvelenati dall'agente nervino Novichok a Salisbury, dove risiedevano. Si tratterebbe di sei cittadini russi.

Una fonte anonima vicino alle indagini ha dichiarato all'agenzia di stampa britannica Press Association che la polizia ha identificato i presunti autori dell'attacco attraverso le immagini delle telecamere a circuito chiuso, installate davanti al centro commerciale dove padre e figlia sono stati trovati privi di coscienza su una panchina.

Gli inquirenti, scrive il Guardian, ritengono che numerosi cittadini russi, probabilmente sei, siano coinvolti nel tentativo di avvelenamento. Dopo aver fatto dei controlli incrociati con la lista delle persone entrate nel Paese in quel periodo, sono state confermate le identità dei sospettati. Secondo la stampa britannica, gli investigatori si dichiarano "certi" che si tratti proprio di cittadini russi, ritenendo inoltre che il ruolo chiave lo abbia avuto una donna. 

La notizia arriva poco prima dell'apertura di un'inchiesta (prevista per oggi) su Dawn Sturgess, 44, morta il mese scorso, otto giorni dopo essere entrata in contatto con il novichok. Secondo la polizia britannica, il veleno proviene dallo stesso contenitore usato nel caso degli Skripals. Anche Charlie Rowley, 45, il partner di Sturgess, era stato contaminato dall'agente, subendo gravi danni.

L'esposizione di Sturgess è stata 10 volte superiore a quella degli Skripals - riporta la Press Association - forse dovuto al fatto che Sturgess ha trovato la boccetta abbandonata del liquido (poi rinvenuta dalla polizia a casa di Rowley a Amesbury) e, credendo si trattasse di un profumo, ha spruzzato il liquido direttamente sulla sua pelle. 

E' da marzo che la Metropolitan Police, responsabile dell'indagini, effettua ricerche sugli aggressori. Non sono stati rilasciati commenti sulle identità dei sospettati, sebbene l'ambasciatore russo a Londra, Alexander Yakovenko, abbia chiesto che venga comunicato in modo ufficiale chi sono i cittadini russi sospettati. "Noi operiamo ancora con le informazioni ufficiali, non con gli articoli dei giornali, vogliamo ascoltare queste informazioni dai funzionari, non dai media", ha affermato Yakovenko. Lo stesso viceministro dell'Interno britannico, Ben Wallace, si è mostrato molto dubbioso riguardo i sospetti della polizia inglese. "Io penso che questa storia appartenga al capitolo delle congetture folli e frutto di ignoranza", ha scritto in un tweet.