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Emiliano: "Con Renzi idea di Pisapia è fantapolitica"

Il presidente della Regione Puglia e candidato alle primarie per scegliere il segretario del Partito democratico, ospite del videoforum di Repubblica Tv: "Molti non voteranno per non legittimare ex segretario"
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ROMA - "È possibile che quelli che sono convinti che vinca Renzi non vadano a votare e gli altri vadano. In questo modo, il risultato sarebbe ribaltato" rispetto a quanto accaduto nei circoli. Ne è convinto Michele Emiliano, governatore della Puglia e candidato alle primarie del Pd. Ospite del videoforum di Repubblica Tv, condotto da Massimo Giannini e Laura Pertici, Emiliano è certo che "se dovessero andare a votare tutti quelli che nel mondo della scuola oggi sono contrari a Renzi, io vincerei le primarie. L'errore da non fare è non andare a votare neanche contro". In molti, sostiene il candidato, in corsa con Matteo Renzi e Andrea Orlando, anche se sono contrari all'ex segretario Pd, diserteranno i gazebo per non legittimarlo.

Primarie Pd, Emiliano: ''In tanti non voteranno per non legittimare Renzi"

Il suo avversario, ritiene il presidente della Puglia, è duro da cacciare: "Se lo mandi via con le primarie ci riesci, altrimenti lui sta lì a occupare il partito e a snaturarlo". Nel caso in cui, però, Emiliano non dovesse vincere le primarie, non  ha intenzione di lasciare il Pd: "Troppo bello per Renzi. Se pensa: vinco io e voi ubbidite, ha proprio sbagliato. Il partito non è personale, gli altri servono a correggerti quando sbagli".

Appello di Pisapia a Renzi, Emiliano: "Scenario interessante ma da fantapolitica"

È fantapolitica, secondo Emiliano, che  Renzi possa fare il federatore del Centrosinistra come chiede Pisapia: "Se Renzi vince le primarie - spiega - cercherà di far fuori tutti i suoi avversari, vorrà andare subito a votare per togliersi dai piedi Gentiloni che sta iniziando a piacere agli italiani e non fare la Legge di bilancio che sarebbe lacrime e sangue per i pastrocchi che ha combinato". L'ex premier, continua il governatore "vuole il P.d.R., il Partito di Renzi. Se vincessi io - ha affermato ancora - ricostruirei ad esempio un rapporto con il sindacato, con la scuola e con il Sud e il Pd tornerebbe ad essere il principale partito italiano facendo finalmente una legge elettorale che tenga insieme il centrosinistra". E Gentiloni, ha confermato, "sarebbe il mio premier, sarebbe libero", non come ora che è ostaggio politico di Renzi e Boschi.

Emiliano (Pd): ''Gentiloni ostaggio di Renzi e Boschi, con me sarebbe premier libero"

Primarie con rito abbreviato. Per organizzare l'appuntamento del 30 aprile, si lamenta Emiliano, c'è stato poco tempo: "Queste primarie sono state fatte con rito abbreviato per scelta di Renzi, dovevano essere clandestine. Stiamo provando a informare gli italiani che il 30 aprile tutti possono andare a votare, non solo gli iscritti al partito, per cambiare la storia del Pd. Ora Renzi tenta di far andare al voto solo i suoi".

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Rischio astensionismo. Ma il rischio di gazebo vuoti è altissimo: "Il Pd è l'unico partito che esiste in Italia e noi dobbiamo fare uno sforzo collettivo per salvarlo. Non eravamo prontissimi a questa sfida, anche a causa dell'infortunio che ho avuto e non siamo riusciti a riportare gli elettori dentro al Pd. Ma se andassero a votare tre milioni di persone, sarebbe un buon risultato". L'errore del Partito democratico è stato quello, secondo Emiliano, di essersi lasciati scappare i voti confluiti in M5s: "Nel Movimento ci sono milioni di voti di centrosinistra che ci siamo lasciati scappare. Forza Italia è un'alternativa secca al Pd, il Movimento 5 Stelle no". Quindi, ipotizza il candidato, un governo di larga coalizione potrebbe essere ipotizzato con Movimento di Beppe Grillo, non con quello di Berlusconi.

Grande coalizione: sì con M5s, no con Fi. Sul perché, poi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio facciano il tifo per Renzi, Emiliano ha un'idea precisa: "Io avrei più opportunità di riportare a casa i voti che abbiamo perso e che sono andati ai grillini", ha detto, ribadendo che "Renzi non tiene conto del fatto che il fronte-contro-fronte favorisce il M5s che ha in mano delle carte devastanti" per la prossima campagna elettorale. M5s, ha sostenuto, "riempirà l'Italia con il video di Renzi che in Parlamento diceva che avrebbe lasciato la politica se avesse perso il referendum". Per Emiliano "Salvini, Di Maio e il M5s sperano che vincerà le primarie" certamente, ha concluso.

Riforma della scuola. "La Buona Scuola? Siamo al limite del comico. Un meccanismo strano ha sparato insegnanti a caso un po' dappertutto. Credo che i giudici faranno a pezzi questo sistema. Bisogna evitare che questa riforma sia fatta giocando sulla pelle delle persone. Non stanno funzionando neanche le correzioni. Con una faccia di bronzo straordinaria Renzi ha detto di volerla rifare", ha detto ancora Emiliano, ricordando le polemiche che la Riforma della scuola ha scatenato.

Alitalia, Emiliano: "D'accordo con Renzi, la compagnia va salvata. Ma da premier cosa ha fatto?"

Alitalia. Su una cosa Emiliano è d'accordo con Renzi: il futuro di Alitalia: "Bisogna interveniere su Alitalia e non mandare tutto a carte e quarantotto. La compagnia non può essere lasciata al fallimento come detto da alcuni esponenti del governo. Il governo deve smetterla di interferire nelle libertà sindacali, deve fare l'arbitro e non il giocatore", sottolinea. Ma il governatore della Puglia attacca comunque Renzi perché "lui è stato il presidente del Consiglio che ha seguito Alitalia negli ultimi mille giorni e non si è accorto del baratro in cui stava finendo, fa fatto come con le banche". "Governare - ha insistito - è anche prevedere quel che accadrà e lui non è riuscito ad evitare" la situazione attuale. Per il governatore pugliese ora bisogna convincere Alitalia "a fare ad esempio una compagnia low cost, si deve cambiare strategia".

Renzi come Bersani e D'Alema. Il presidente della Puglia non vede in Renzi nessuna somiglianza con Emmanuel Macron, candidato centrista delle presidenziali in Francia che, avendo ottenuto la maggioranza delle preferenze al primo turno, se la vedrà al ballottaggio del 7 maggio con la candidata del Front National, Marine Le Pen: "Renzi non ha avuto il coraggio di Macron, è rimasto agganciato a se stesso e al suo fallimento e adesso ripropone se stesso dicendo che sono gli italiani a non aver capito. Mi ricorda Bersani e D'Alema". Semmai, insiste Emiliano, "Renzi è Hollande, non è Macron...".

Giornalisti liberi. Infine Emiliano auspica una stampa libera, anche di criticare il segretario del Partito democratico: "Vorrei liberare tutti i giornalisti d'Italia. Vorrei che fossero liberi di criticare il segretario del partito senza che il suo portavoce chiami in redazione per arrabbiarsi".


 
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