Politica

Vertice Ue sulla manovra, vicepremier silenziosi al termine della cena con Conte

Giuseppe Conte
  (ansa)
Salvini e Di Maio non rilasciano dichiarazioni: "Parla il premier". Che sull'ipotesi di un'intesa con l'Europa si limita a dire: "Vediamo"
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Vanno via a piedi, alla spicciolata, al termine della cena, intorno alla mezzanotte. I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini lasciano il ristorante del centro di Roma qualche secondo prima del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E Salvini, il cappellino della protezione civile calcato sulla testa, rinvia al premier ogni domanda: "Parla Conte...".
Non solo la trattativa con Bruxelles prosegue ancora, ma le modifiche alla manovra per far scendere il deficit dal 2,4% al 2,04% sono da mettere nero su bianco. Perciò Conte, accompagnato dai cronisti nel tragitto dal ristorante fino a Palazzo Chigi, distilla poche parole. E sui tempi per una eventuale intesa risponde soltanto "vediamo".
A cena Conte - che è tornato a Roma proprio per proseguire il lavoro nel governo sulla manovra - aggiorna Di Maio, Salvini, Riccardo Fraccaro e Giancarlo Giorgetti, sul tavolo di confronto del pomeriggio di ieri con Jean Claude Juncker. "Non sono previste" in mattinata nuove riunioni a Palazzo Chigi, risponde Conte a chi lo interpella. E a Bruxelles, aggiunge, tornerà nel pomeriggio "per il Consiglio europeo", non per altro. Ma la partita non è affatto chiusa.

Di Maio, intanto, non rompe il silenzio che ha tenuto dopo l'annuncio di Conte sul taglio del deficit. E Salvini, tornato a casa, si concede un selfie sui social con un messaggio ai suoi follower: "Un buon caffè e notte serena amici, vi voglio bene". Nessun accenno ad altro.
La cena "è andata bene", assicura il premier. Clima tranquillo? "Sì certo", risponde. Prossimo passaggio? "Ci riposiamo un po'...". Ma su come proseguirà il lavoro per cambiare la legge di bilancio e provare a evitare la procedura d'infrazione, non aggiunge molto di più.
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