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Caso Diciotti: M5s dice no al processo a Salvini, ma la base grillina si spacca. Il vicepremier: "Ringrazio Di Maio"

Luigi Di Maio (ansa)
Ha votato contro l'autorizzazione a procedere e a favore del ministro dell'Interno il 59% dei 52 mila votanti. Soddisfatto Di Maio che poi attacca i sindaci 'dissidenti': "Quando si fanno strumentalizzare cadono le braccia". E sulle elezioni locali: "Sperimenteremo accordo con liste civiche"
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ROMA - La base grillina ha detto no al processo per Matteo Salvini in relazione al caso Diciotti. E Salvini ringrazia: "Manderò un sms a Luigi Di Maio - commenta da Sassari il vicepremier leghista - , lo ringrazio per la correttezza. In democrazia - ha aggiunto - il popolo è sovrano. I Cinquestelle sono stati sempre duri, ma per altri tipi di reati: di solito i parlamentari venivano processati per truffa, corruzione. Questo era un atto politico per il bene degli italiani, ne ero convinto io ed anche la maggioranza dei loro elettori".

Il voto sulla piattaforma Rousseau si è concluso con il 59% di voti contrari al processo e il 41% favorevoli. Hanno votato in 30.948, il 59,05% a favore del ministro dell'Interno e contro 21.469 (40,95%). "La maggioranza ha pertanto deciso che il fatto è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l'autorizzazione a procedere".


"Grazie a tutti i 52.417 iscritti che oggi hanno partecipato alla votazione online su Rousseau. Far votare i cittadini fa parte del nostro Dna, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi. L'altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta", ha commentato a caldo Luigi Di Maio

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"Con questo risultato - aggiunge il vicepremier grillino  - i nostri iscritti hanno valutato che c'era un interesse pubblico nella vicenda Diciotti e che era necessario ricordare all'Europa che c'è un principio di solidarietà da rispettare. Sono orgoglioso di far parte dell'unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle".

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Quando i sindaci si fanno strumentalizzare mi cadono le braccia, perché noi lavoriamo assieme. È il senso del ragionamento espresso da Luigi Di Maio in assemblea congiunta M5S. Il riferimento è alle dichiarazioni di Nogarin, Raggi e Appendino sul caso Diciotti.

A tarda sera, arriva un'ulteriore dichiarazione la termine dell'assemblea: "Abbiamo fatto decidere i nostri iscritti mo da anni. I nostri iscritti decidono e noi portiamo avanti quella linea. Se sul caso Diciotti fosse uscita l'altra linea avrei portato avanti quella perché in M5s lasciamo spazio alla democrazia. Se lo avessero fatto le altre forze politiche ora non starebbero all'opposizione". "Il governo - continua Di Maio - va avanti, come tanti italiani ci chiedono. Ad aprile c'è da far partire il reddito di cittadinanza e ci sono da fare tante altre cose".

"Nei prossimi mesi sperimenteremo con anche qualche coalizione sul territorio con liste civiche".  Significa, ha aggiunto, che "la possibilità di aprire alle liste civiche sarà un processo che metteremo in piedi nei prossimi mesi". "Adesso ci saranno consultazioni dei nostri iscritti sull'organizzazione territoriale e nazionale del Movimento" ha concluso.

LE REAZIONI DI DE FALCO E FRACCARO
"Si tratta di una vittoria morale e politica di quel 40% del Movimento che non si fa strumentalizzare dalla potenza della macchina della propaganda". Lo scrive su Facebook il senatore Gregorio De Falco. Posizione ben diversa quella del ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro: "Dobbiamo essere orgogliosi di quanto stiamo facendo, stiamo già realizzando i punti del nostro programma con quota 100, reddito di cittadinanza, referendum propositivo e oggi abbiamo applicato la democrazia diretta".

L'ATTACCO DI ZINGARETTI
Duro il commento di Zingaretti al termine delle consultazioni "Con la finta consultazione di oggi su Salvini, i capi grillini hanno venduto l'anima del movimento per 4 poltrone #piattaformarousseau".

 
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