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Dieta Mediterranea: per questi 7 motivi è l'alimentazione del futuro

Dieta Mediterranea: per questi 7 motivi è l'alimentazione del futuro
L'antropologo Marino Niola spiega perché il nostro stile alimentare, sano e buono per l'ambiente e la convivialità, è perfetto oggi e sarà vincente domani. Seguici anche su Facebook
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Un vero e proprio tesoro, un patrimonio. Di tutta l'Umanità. La dieta Mediterranea, che accomuna i popoli affacciati sul Mare Nostrum, è nel novero delle ricchezze intangibili dell'Unesco dal 2010. Uno stile alimentare che ha al centro cereali, ulivo, vite, frutta e ortaggi, da cui la cultura dell'uomo ha saputo ricavare gli alimenti alla base di una dieta salutare per l'individuo ma anche per il bene collettivo. Come ha sottolineato l'antropologo Marino Niola durante la sua conferenza dal titolo "Essere e Benessere. La ricetta mediterranea", che ha aperto a Bologna la serie di FICO Mediterranean Lecture, ciclo di lezioni magistrali internazionali in cui si affrontano i temi del cibo a tutto tondo. 

Cibo e cultura, Niola: ''La dieta mediterranea, simbolo della società di domani''


Con l'espressione Dieta Mediterranea, coniata negli anni '50 dal nutrizionista statunitense Ancel Keys, si intende un modello nutrizionale ispirato ai regimi alimentari tradizionali dei Paesi europei del bacino mediterraneo, come l'Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco.
Le abitudini alimentari "mediterranee" furono abbandonate nel periodo del boom economico degli anni Sessanta e Settanta, perché ritenute umili e poco attraenti rispetto ad altre mode che si imponevano, in particolare dalla ricca America. A partire dagli anni Novanta, però, la dieta mediterranea è tornata in auge affermandosi sempre più come un vero e proprio stile di vita, non solo nel Mediterraneo, ma anche nel continente americano.

7 MOTIVI PER CUI LA MEDITERRANEA E' LA DIETA DEL FUTURO

1. Semplice
I suoi ingredienti base sono verdura e frutta di stagione, cereali, pesce, olio di oliva, meglio se extravergine, vino in quantità moderate, legumi freschi e secchi. Piccolissime le quantità di carne e grassi animali. Secondo lo schema della cosiddetta Piramide alimentare: alla base i prodotti consumati con maggior frequenza come pane, pasta, riso, polenta e ortofrutta, ai quali segue poi il consumo di pesce, carni bianche e rosse, uova e formaggi, oltre ad un moderato consumo di vino. Le sostanze sono ripartite in: 55-60% di carboidrati, entro il 30% di grassi e 10-15% di proteine.

2. Democratica
Prodotti dell'orto e pesce azzurro, pane, pasta e pizza. Tutti alimenti generalmente poco costosi, per una tavola accessibile e inclusiva

3. Conviviale
E al centro l'abitudine di condividere i pasti, in famiglia e con gli amici. Come è stato sottolinato in sede di riconoscimento Unesco, la dieta mediterranea promuove l’interazione sociale perché i pasti comuni sono la pietra angolare delle feste e delle nostre tradizioni sociali.

4. Sana e benefica per l'individuo
Secondo numerose ricerche mediche tale regime alimentare ha effetti benefici sulla salute. Recenti studi pubblicati sul British Medical Journal analizzati dal team di Francesco Sofi, nutrizionista dell'Università di Firenze, la Dieta Mediterranea riduce l'incidenza o mortalità per malattie cardiovascolari, tumori e l'insorgere di patologie come il morbo di Alzheimer e la sindrome di Parkinson

5. Sostenibile e amica dell'ambiente
Prevedendo un elevato consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, richiede un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas serra molto meno intensivo rispetto al modello basato sul consumo di carni e grassi animali. Inoltre per la sua stagionalità. La dieta mediterranea prevede il consumo degli alimenti rispettando i ritmi della natura. Questo si traduce in una riduzione delle coltivazioni in serra e dei relativi impatti ambientali, così come dell’approvvigionamento e dei costi di trasporto da paesi lontani (food miles). Senza contare che rispetta il territorio e la biodiversità, attraverso semine diverse in ogni area e rotazione delle colture, al fine di garantire anche la sicurezza alimentare.

6. Incoraggia l'incontro tra i popoli
Se le diete dividono, quella mediterranea unisce, non solo perché è trasversale e può mettere alla stessa tavola carnivori, pescetariani, vegetariani,  vegani e crudisti, ma anche perché è un vero esempio di cucina sociale. Il mare Mediterraneo non preclude ma da sempre facilita gli scambi e ha formato nei millenni caratteri comuni tra popoli come l'italiani, greco, marocchino e spagnolo, accomunati da ingrerdienti e sapori simili.

7. Stile di vita
La Dieta Mediterranea è un insieme di abitudini alimentari, espressione di un intero sistema culturale improntato alla salubrità, alla qualità degli alimenti e alla loro distintività territoriale. Conta tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini di supporto a metà mattina e metà pomeriggio. Anche in questa prospettiva, la tavola viene spesso rivalutata come punto di incontro e di riunione

(e.c.)