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Il coast to coast dell'ombra, l'America si ferma per l'eclissi

Dalle 18 ora italiana toccherà terra sulla costa del Pacifico percorrendo tutto il Paese in un'ora e mezza circa. In 200 milioni pronti ad ammirare lo spettacolo, 12 milioni i residenti sul cammino della totalità. È la prima dopo 38 anni ma è passato quasi un secolo da quando l'ultima ha attraversato gli States da ovest a est

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PER ALMENO un'ora e mezza l'America si fermerà e guarderà il sole diventare nero. L'eclissi del 21 agosto è un evento storico. Sarà la prima dopo 38 anni su suolo americano e la più seguita della storia: la potranno vedere dal vivo oltre 300 milioni di americani e tutto il mondo grazie alla Rete. Il fermento dura da mesi e la Nasa, in particolare, si è preparata con largo anticipo per la grande occasione. L'ombra del nostro satellite farà un coast to coast memorabile come non accadeva da 99 anni. In Italia saranno passate da poco le 19 quando toccherà terra sulla costa del Pacifico, in Oregon a sud di Portland e dieci minuti prima delle 20 (sempre ora italiana) lascerà il continente in South Carolina, a nord di Charleston.
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Sarà visibile, anche solo parzialmente in tutti gli Stati Uniti, in Canada fino in Sudamerica e parte dell'Europa occidentale, ma saranno circa 12 milioni i residenti (più migliaia di 'turisti dell'eclissi' arrivati da ogni parte del Paese e del mondo) a poter ammirare la totalità dalla soglia di casa, nelle località lungo lo stretto corridoio dell'ombra. Che percorrerà circa 4.000 chilometri in appena un'ora e mezza, a più di 2.600 chilometri all'ora.

Eclissi del 21 agosto, la simulazione della Nasa

Tutto in due minuti. Ma lo spettacolo vero durerà molto meno. Se dall'inizio alla fine dell'eclissi (da quando la Luna comincia a sovrapporsi al Sole a quando lo lascia) passeranno 90 minuti circa, la totalità durerà poco più di due minuti. È quello il momento per togliersi gli occhiali (servono modelli apposta per osservare il Sole direttamente) e godere dello show: il giorno che diventa notte, le luci delle stelle e i pianeti che appaiono in un cielo diventato scuro e la corona solare che orna il disco del nostro satellite.
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Un tempo irrisorio ma che gli scienziati possono sfruttare per osservare proprio la corona, la zona che ancora rappresenta un mistero per le sue dinamiche (la sua temperatura è centinaia di volte più alta rispetto alla superficie, milioni di gradi). E per aumentare il tempo di osservazione proprio la Nasa farà decollare due jet che inseguiranno l'ombra con due telescopi e riprenderanno tutto per ben sette minuti.

L'eco mediatica dell'evento è stata altissima in tutto il mondo. Gli scienziati hanno pensato bene di sfruttare la gran mole di dati che saranno prodotti da milioni di 'occhi elettronici': fotocamere e smartphone. Google e l'università di Berkeley hanno realizzato Eclipse Megamovie Project, una piattaforma e una app per caricare le immagini della totalità. Serviranno a montare un timelapse dell'evento lungo tutti gli States e agli scienziati un 'regalo' in termini di dati da analizzare. Anche l'agenzia spaziale americana ha chiesto aiuto ai “citizen scientist”: un'altra app per Android e iOs permette di segnalare nuvole, condizioni meteo e temperatura durante l'evento.

Un lungo digiuno. Era dal 1979 che non si osservava un'eclissi totale negli Stati Uniti. Ma per la prossima non dovranno aspettare tanto. L'8 aprile 2024 ne avverrà un'altra, che dal Messico taglierà dal Texas per terminare in Maine e in Canada.

L'attesa è talmente alta che costerà alla nazione non pochi spiccioli. Secondo un'analisi elaborata dal Bureau of Labor Statistics, i 20 minuti che ogni singolo impiegato spenderà per uscire e dare un'occhiata al cielo varranno quasi 700 milioni di dollari in termini di produttività. Ma per una volta potrebbero essere soldi 'ben spesi' perché forse la meraviglia per lo spettacolo unico sarà un toccasana per l'entusiasmo della forza lavoro.