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Cannes, Un certain regard premia Jasmine Trinca. "Lo dedico a mia madre e a mia figlia"

Il film di Sergio Castellitto 'Fortunata', attualmente nelle sale, conquista la giuria capitanata da Uma Thurman e porta a casa il premio per la migliore attrice

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CANNES - Jasmine Trinca migliore attrice nella sezione 'Un certain regard'. La giuria capitanata da Uma Thurman, ha deciso di premiare la protagonista di Fortunata, il film di Sergio Castellitto nel quale interpreta una trentenne che cresce da sola la propria bambina coltivando il sogno di una vita migliore in una Roma periferica e degradata. Un altro riconoscimento al cinema italiano dopo il premio al film di Jonas Carpignano A Ciambra, insignito del premio Europa Cinemas Label. Il premio come miglior film è andato a A Man of Integrity del regista iraniano Mohammad Rasoulof, premio della giuria al messicano Michel Franco per Las hijas de abril, miglior regista è stato designato l'americano Taylor Sheridan per Wind River mentre il premio Un certain regard "per la poesia" è andato a Mathieu Amalric per il suo antibiopic Barbara.
 

Cannes, Jasmine Trinca migliore attrice a Un certain regard

 
"Lo dedico a mia madre - ha detto l'attrice - e a mia figlia, che stamattina, quando stavo per ripartire, mi ha detto 'mamma, non mi lasciare'". "Ci hanno richiamato, a Cannes non sai mai per quale premio, non te lo dicono, ma cosa importa? - dice Castellitto - Sono felice, orgoglioso, fiero. Fiero che Fortunata stia piacendo al pubblico e alla critica e che la giuria presieduta dalla guerriera Uma Thurman abbia amato la nostra guerriera di Torpignattara".
 

'Fortunata', mamma coraggio e parrucchiera a domicilio, a Cannes e poi in sala

Il film, attualmente nelle sale dove ieri era secondo al box office solo ai Pirati dei Caraibi di Johnny Depp, racconta la storia di una donna di oggi, parrucchiera a domicilio che ogni giorno scende nell'arena di una periferia romana, armata del suo trolley di spazzole e phon e della complicità di sua figlia di otto anni, sognando un giorno di aprirsi un suo negozio. "Fortunata è una donna colorata, pop, che racconta un quotidiano molto semplice - la definisce Jasmine Trinca - che lei affronta con uno spirito eroico, di un eroismo però che ci riguarda tutti". Castellitto ha voluto con questo personaggio fare un omaggio alle donne di un certo cinema del passato, il regista cita Mamma Roma di Pasolini o Roma città aperta di Rossellini, calandole però nella contemporaneità multietnica delle nostre città di oggi.
 

La lezione di cinema di Castellitto, come nasce 'Fortunata'


Dell'immagine della guerriera e della storia di Fortunata come un racconto di guerra il regista aveva parlato fin dal principio: "Ho girato il film come poteva essere un film bellico, quando vediamo Fortunata camminare per le strade di Tor Pignattara ho cercato di filmarla come avrei filmato lo sbarco in Normandia. Nell'incontro con l'ex marito, che qui è il nemico, c'è una sorta di combattimento dentro questa terribile giungla che può essere la città in certi casi".
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Nel film c'è Edoardo Pesce nel ruolo dell'ex marito, Stefano Accorsi in quello dello psicologo che prima ha in cura la figlia di Fortunata poi se ne innamora, Alessandro Borghi in quello del migliore amico di Fortunata, il problematico Chicano, Hanna Schygulla in quello della madre di Chicano ex attrice teatrale.