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Napoli, Sarri: ''Milik? A Ferrara campo indegno. Col Feyenoord serve la spinta del San Paolo''

Maurizio Sarri (afp)
Alla vigilia della sfida di Champions contro il Feyenoord il tecnico degli azzurri parla dell'infortunio del polacco mettendo sotto accusa il terreno di gioco. ''Ora non dobbiamo piangerci addosso, dobbiamo trovare una soluzione alternativa con quello che abbiamo"
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NAPOLI - Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida di Champions League con il Feyenoord, in programma al San Paolo.
 
Ha già pensato a qualche esperimento dopo l'infortunio di Milik?
"Voglio fare gli auguri a Milik, innanzitutto. È stato sfortunatissimo e spero che guarisca velocemente. Con la Spal in 20' aveva collezionato tre palle gol. Non dobbiamo piangerci addosso. Nessuno ha puntato l'indice su un terreno di gioco indegno. Potrebbe essere questo il motivo dell'infortunio di Milik. Un'industria come quella del calcio che fattura sui 2 miliardi di euro l'anno non può avere uno strumento di lavoro non all'altezza. Ora faremo qualche prova alternativa, per quello che ci consente il tempo. Ma non ci prendiamo in giro, giochiamo per 20 giorni ogni 70 ore, poi i giocatori sono via con le nazionali. Il calendario va riformato. In questo momento comincio a capire perché gli allenatori parlano di mercato e non di lavoro. Ad un certo livello il lavoro non esiste. Il campionato a 18 squadre ha il vantaggio di ridurre le partite, ma il contro di togliere un sogno ad alcune città. Penso bisogna puntare il dito sulle nazionali. Devono giocare in un determinato periodo dell'anno".
Quanto la stimola il confronto con il calcio olandese?
"Il Feyenoord è arrivato in classifica davanti all'Ajax, quindi non possiamo parlare di partita semplice. Ci aspetta una squadra forte. Ha un'intelaiatura di giocatori esperti con qualche giovane di ottimo livello. Quando attacca, è pericolosa. Spero che il San Paolo ci darà una grande mano".
La partenza di Zapata e Pavoletti può essere un rimpianto?
"E' ipocrisia tenere tanti giocatori e poi non poterli mettere in lista, la Uefa ne consente al massimo 21. Noi avevamo due giocatori per ruolo. Lo stesso discorso vale anche per un terzino. Se si rompono Icardi o Higuain, cosa che ovviamente non auguro a nessuno dei due, Inter e Juve avrebbero gli stessi problemi. Bisognava poi capire con che testa un ragazzo avrebbe fatto la terza punta per un posto solo".
C'è già stata una reazione nel gruppo dopo l'infortunio di Milik?
"Non ho visto ancora i giocatori. L'anno scorso l'assenza di Milik ci tolse un punto di riferimento, stavolta ce l'abbiamo in quella situazione: è Mertens. Con tutto il dispiacere per il ragazzo, penso che a livello collettivo la situazione sia diversa. Purtroppo l'infortunio nel calcio ci sta e dobbiamo trovare una soluzione alternativa con quello che abbiamo".
Il Feyenoord vive un momento di crisi. Farà turnover?
"Non credo siano in crisi. Ho visto la partita con il Nac Breda e la loro prestazione mi è piaciuta. Hanno preso un contropiede e c'è stato un errore del portiere. Ripeto, sarà una partita difficilissima. Abbiamo giocatori che non mostrano stanchezza. Qualche cambio ci sarà. Lasciamo stare la sconfitta del Feyenoord con il City, che ultimamente ha dato quattro o cinque gol a tutti".

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Come si spiega le rimonte del Napoli in campionato?
"Abbiamo qualcosa in più dal punto di vista caratteriale. Non ci afflosciamo davanti agli episodi negativi, anzi ci carichiamo. Parliamo ancora di 40 giorni e spero sia una caratteristica che ci porteremo avanti".
Callejon e Ounas possono giocare da centravanti?
"L'aspetto più penalizzante dell'infortunio di Milik è che sabato avevamo fatto dieci minuti stupendi col 4-2-3-1. Quella potrebbe essere un'alternativa che ci viene negata. Callejon è una certezza pure da punta centrale, nei sei minuti di recupero a Ferrara è stato straordinario. Ci darà grandi garanzie. Ounas è un potenziale: ci dà meno garanzie perché non è completamente inserito nel nostro modo di giocare. E' un giovane molto istintivo, ma ha le caratteristiche per diventare una bella rottura di scatole per gli avversari".
Quali sono le insidie contro il Feyenoord?
"Ha grande dinamismo e attacca a pieno organico anche se concede qualcosa agli avversari. Mi piacerebbe tenerli lontano dalla nostra area".
Il Napoli fara turnover?
"I luoghi comuni sono difficili da combattere. Siamo una delle squadre che ha impiegato più giocatori, quindi abbiamo cambiato tanto. Ma il luogo comune dice che Sarri non cambia".
Dopo il ko in Ucraina, si scrisse che il Napoli pensava più al campionato.
"Inconsciamente può anche essere vero. E' una squadra che non vince niente da 30 anni in Italia e potrebbe avere maggiori motivazioni in campionato. E' illogico farlo a questa punto della stagione, lo so. Ma è un rischio che c'è e noi proviamo a combatterlo. Proveremo ad arrivare ad un risultato contro il Feyenoord senza tralasciare la prestazione".
Reina non è apparso brillantissimo a Ferrara.
"Non ha bisogno del mio sostegno. Sta facendo benissimo. E' il classico luogo comune, ha preso gol sul suo palo, quindi è colpa sua. La situazione era difficile: noi avevamo cinque uomini in barriera, la Spal sette. Quando ha visto il pallone, era troppo tardi. Ha preso un gol da uomo, evitando di piazzarsi sul suo palo e preoccuparsi solo di quello. Invece si è messo al centro della porta e ha rischiato di fare una brutta figura, senza fare il paraculo".
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