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Giro d'Italia, Pinot vince, Nibali guadagna 4''. Quintana rosa, Dumoulin è lì, deciderà la crono

Pinot vince ad Asiago (lapresse)
Ad Asiago acuto del francese, ma la classifica generale alla vigilia della prova contro il tempo resta assai incerta
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ASIAGO -  Non saranno trenta km qualunque, non sarà un esercizio di stile, di tecnica, di compostezza. La crono di chiusura sarà una sfida all’O.K. Corral nel quale tutti getteranno l’anima per cambiare la loro vita sportiva. Le ultime salite del Giro lasciano immutata la suspence in vista di quella che una volta era la passerella finale, ma che stavolta risolverà i conti una volta per tutte. Non ci sono sconfitti, ma vincitori di speranze in una ventesima tappa corsa a tutta, senza esclusione di colpi. Il più contento è Thibaut Pinot. ‘’Solo la vittoria è bella’’, recita un tatuaggio in bella vista sul braccio del francese. Il suo successo ad Asiago non ha niente di casuale, costruito metro dopo metro, senza speculazioni, con grinta e coraggio. Sprint a cinque, quasi tutto il parterre de roi che si giocherà il Giro. Secondo Ilnur Zakarin, terzo -e questo significa 4’’ rosicchiati- Vincenzo Nibali. Poi Pozzovivo e Quintana.  "E' stato un Giro molto difficile, molto tattico. Sono stato male io, Dumoulin e anche altri spiega lo Squalo-. Non è stato facile, sul Monte Grappa siamo andati fortissimo per cercare di staccare Dumoulin, poi sull'ultima salita avevo un po' paura perché non sapevo veramente come stava Quintana e non volevo pagare. La crono di domani? Sarà un'altra bella giornata, molto dura, bisognerà essere molto concentrati. Dumoulin ha lavorato tanto e si è stancato anche lui, Quintana se fosse stato un po' meglio penso avrebbe provato oggi".

Quasi tutto il parterre de roi, perché c’è anche il convitato di pietra. Tom Dumoulin perde una quindicina di secondi, ma potrebbe aver salvato il suo Giro. Per vincerlo dovrà sfoderare il meglio di se stesso, ma potrà farlo sull’amato terreno della crono. Pinot e Nibali lo precedono di una manciata di secondi, Quintana invece è davanti di 53. Significa che se Tom ripeterà la prestazione di Montefalco, cancellerà la casella zero delle vittorie olandesi. Il ciclismo però non è mica una scienza esatta. "Mi sono assolutamente ucciso per fare queste due ultime salite...- è il suo commento-. Sarò sempre grato a Mollema e Jungels per avermi aiutato a stare dietro ai migliori. Io favorito per domani? Vedremo, bisognerà fare una grande crono".   
 
Tappa bella dall’inizio alla fine, con poco spazio per le fughe e sempre appannaggio dei leader della classifica. La prima ascesa è il Monte Grappa, anche se lontanuccia dall’arrivo. Lunga, dura e pura: chi la affronta ascolta la voce della storia, le gesta eroiche dei soldati italiani giusto un secolo fa. Due volte in cima è stato arrivo: l’ultima, una cronoscalata, sorrise proprio a Nairo Quintana. La prima la vinse Emilio Casalini, che una volta tanto fece da solo invece di respirare la gloria altrui, lui che fu gregario di Merckx, Gimondi e Adorni.  La Katusha incendia la gara con un grande ritmo, Zakarin medita di far saltare il banco. Gli altri si accodano, a conti fatti il bersaglio è uno solo: Tom Dumoulin. L’olandese tiene, è attento anche in discesa, tutto rimandato sul Foza, ultimo GPM del Giro.
 
Qui ancora Zakarin all’attacco, lo segue Pozzovivo. Dietro scatti e controscatti, quelle di Nibali e Quintana sono belle rasoiate. Pinot sembra sorpreso, persino imballato. Mai fidarsi delle impressioni però: il francese rientra, poi il terzetto si riporta sui due battistrada. E’ l’ennesimo momento chiave del Giro. Dumoulin resta senza compagni ma non resta solo: Jungels e Mollema lo aiutano, quel margine resta esiguo. "Spero che le fatiche di questi giorni siano a mio favore - commnta un preoccupato Quintana-. Oggi ci abbiamo provato, abbiamo collaborato per guadagnare il più possibile ma dietro hanno trovato alleati e lo scarto non è stato così grande. Ma è meglio di niente". Il Giro è lì. Sarà una domenica bestiale. 

ORDINE D'ARRIVO
1. Thibaut Pinot               (Fra-Fdj)           in 4h57'58"
2. Ilnur Zakarin               (Rus-Katusha)              s.t.
3. Vincenzo Nibali             (Ita-Bahrain)              s.t.
4. Domenico Pozzovivo          (Ita)                      s.t.
5. Nairo Quintana              (Col)                      s.t.
6. Bob Jungels                 (Lux)                a    0'15"
7. Adam Yates                  (Gbr)                      s.t.
8. Sebastien Reichenbach       (Sui)                      s.t.
9. Bauke Mollema               (Ned)                      s.t.
10. Tom Dumoulin                (Ned)                      s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Nairo Quintana         (Col-Movistar)     in 90h00'38"
2. Vincenzo Nibali        (Ita, Bahrain)      a     0'39"
3. Thibaut Pinot          (Fra-Fdj)           a     0'43"
4. Tom Dumoulin           (Ned)               a     0'53"
5. Ilnur Zakarin          (Rus)               a     1'15"
6. Domenico Pozzovivo     (Ita)               a     1'30"
7. Bauke Mollema          (Ned)               a     3'03"
8. Adam Yates             (Gbr)               a     6'50"
9. Bob Jungels            (Lux)               a     7'18"
10. Davide Formolo         (Ita)               a    12'55"

  
 
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