Firenze

Dopo la polemica sulla cittadinanza onoraria alla Segre, scritta contro Il Tirreno a Piombino

Imbrattata la targa sulla facciata dell'edificio con la parola "menzogne". Il direttore Brancoli: "Un gesto miserabile per le sue conseguenze ma pericoloso per il suo potenziale. La solidarietà di Associazione Stampa e Ordine dei giornalisti
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A pochi giorni dalla polemica sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre, ignoti hanno imbrattato la targa del quotidiano Il Tirreno affissa fuori dalla sede del giornale a Piombino: 'Menzogne' è stato scritto con vernice spray blu. La scoperta è stata fatta la notte tra lunedì 11 e martedì 12 novembre, presentata già la denuncia ai carabinieri. Il quotidiano ha sostenuto la proposta dell'onoreficenza alla senatrice avanzata dal consiglio comunale e bocciata dal sindaco Ferrari (Fratelli d'Italia).

"Al buio, ben nascosti, da persone che non sanno confrontarsi civilmente, hanno scritto una parola, un insulto su una targa. Quanto vale, quanto pesa, un fatto del genere?". Così commenta Fabrizio Brancoli, direttore del quotidiano. "È un gesto piccolo per le sue conseguenze, miserabile per il suo intento ma pericoloso per il suo potenziale - prosegue Brancoli -. È un'avvisaglia, una pessima previsione meteo per il clima di una comunità. Purtroppo accade a Piombino, dove una richiesta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre è, per il momento, stata respinta dall'amministrazione comunale".

"Il Tirreno - conclude - racconta la realtà e dà voce a tutti i suoi protagonisti. Sostiene le proprie opinioni, accoglie quelle altrui, fa informazione professionale e crede nella libertà. È il suo dovere; è anche il suo diritto. Un diritto-dovere che viene esercitato a testa alta, e non ci sono gesti vigliacchi che cambieranno questa cosa". Di vergognosa offesa parla poi in una nota il gruppo editoriale Gnn a cui appartiene Il Tirreno. La direzione editoriale di Gnn "rigetta questo atto di intimidazione contro la libertà di informazione e rinnova l'impegno quotidiano a garantire un'informazione di qualità nell'interesse dei lettori".

Solidarietà al direttore  e ai colleghi è stata espressa dall'Associazione stampa Toscana e dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. "E' sempre intollerabile l'attacco a un giornale, ma in questo caso l'indignazione è ancora più forte - scrive l'Ast - perché sembra che il gesto vile s'inserisca nella polemica sulla proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, vittima di minacce razziste e costretta, ora, ad essere scortata dai carabinieri. L'Ast invita anche le istituzioni a reagire e a esprimere forte vicinanza a Il Tirreno" e "si augura che le forze dell'ordine riescano a individuare le mani e le menti che hanno voluto offendere il giornale e i sentimenti di libertà e di democrazia che esprime da sempre".

Di "gesto intimidatorio" parlano il presidente e la vicepresidente del Cnog Carlo Verna ed Elisabetta Cosci. "Come ha affermato il direttore Fabrizio Brancoli - proseguono Verna e Cosci - si è trattato di un 'gesto piccolo, ma miserabile nell'intento e potenzialmente pericolosò. Condividiamo le sue parole perché la libertà di stampa non può essere mai messa in discussione e ogni  tipo di minaccia va respinta con fermezza. Ai colleghi del Tirreno facciamo sentire la nostra vicinanza e li invitiamo a proseguire il loro lavoro a testa alta come hanno sempre fatto".

Il Comitato di redazione di Repubblica esprime solidarietà ai colleghi del Tirreno per la scritta ingiuriosa apparsa sulla targa all’ingresso della redazione di Piombino. E’ l’ennesimo attacco alla libertà di stampa, che i giornalisti di Repubblica continueranno a difendere contro ogni minaccia.