Genova

L'infettivologo Bassetti: "A ottobre-novembre una nuova ondata, ma sapremo gestirla senza chiusure"

Matteo Bassetti
Matteo Bassetti 
Il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova parla anche di epidemia e piano vaccinale: "Figliuolo doveva arrivare prima"
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"Inizia una nuova settimana che speriamo ci porti verso una ulteriore riduzione dei contagi e dei ricoveri. A livello nazionale siamo intorno al 5% di tasso di positività dei tamponi e ormai sono più di 10 giorni che il numero dei ricoverati in ospedale continua a scendere sia nei reparti medici che di terapia intensiva. Ci stiamo mettendo alla spalle anche la terza ondata. Ci saranno altre ondate future? Dipenderà da quanti vaccini faremo entro il prossimo autunno, ma è probabile che a ottobre/novembre assisteremo a un nuovo incremento di casi. Ovviamente si spera che saranno pochi e che sapremo gestirli e controllarli senza tornare a chiusure e coprifuoco. Questo si chiama imparare a conviveremo con il virus". Così il direttore di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti sulla sua pagina Instagram.

Bassetti interviene anche sul tema delle monoclonali chiedendo un'accelerazione sull'utilizzo di questa terapia. "Noi qui in Liguria andiamo alla grande con i monoclonali (siamo a circa 80 pazienti trattati) _ scrive _Perché le altre regioni li usano così poco o non li usano affatto? Li abbiamo chiesti a gran voce dallo scorso agosto e ora che ci sono perché non sono utilizzati? Sono disponibili per tutti e ovunque. Vanno usati di più organizzando protocolli di collaborazione con i medici di famiglia".

La campagna vaccinale

Bassetti, che nelle scorse settimane ha preso più volte posizione a favore della necessità di accelerare sui vaccini,  boccia in modo netto i primi tre mesi della campagna vaccinale in Italia Vaccino. "Gennaio, febbraio e parte di marzo sono stati mesi con la peggiore campagna vaccinale _ ha detto intervista su La7 _ Ora cerchiamo di recuperare ma ho delle perplessità. Non è stata fatta una campagna di informazione adeguata sull'uso dei vaccini autorizzati in emergenza, non è stata altresì fatta una campagna di comunicazione sull'importanza del vaccino, dando per scontato che siano tutti pro-vaccini". "Il generale Figliuolo doveva arrivare prima - rincara bassetti - bene che ci sia lui, ma arriviamo tardi. Per diversi mesi è mancato un obiettivo nella campagna vaccinale. Eppure bisognava guardare i numeri anche sulla mortalità per capire quanto fosse importante vaccinare le persone anziane e i fragili". Infine, Bassetti lancia un quesito: "avremmo potuto fare come San Marino acquistando Sputnik v, abbiamo una legge ad hoc per fare acquisti in emergenza. Sul mercato extraeuropeo potremmo comprare 50 milioni di dosi di vaccino ed averle in una settimana: perchè non lo stiamo facendo?".