PATTI (MESSINA) - Un altro sopralluogo, il terzo in tre giorni, nell'area del traliccio delle campagne di Caronia sotto al quale è stato trovato cinque giorni fa il corpo senza vita di Viviana Parisi. Al sopralluogo sono presenti il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, la polizia scientifica e i vigili del fuoco. Proprio ieri per tutto il pomeriggio la polizia scientifica aveva compiuto rilievi sul traliccio per rilevare eventuali impronte digitali della vittima. Nel primo intervento, invece, era stata analizzata la vegetazione attorno alla torretta della media tensione. E questo da ancora più forza alla possibilità che Viviana Parisi sia caduta da quel traliccio.
Il sopralluogo è terminato intorno alle 17 e il procuratore è andato alla stazione mobile dei vigili del fuoco per un briefing con cinofili e polizia. È arrivata anche la polizia stradale. Si stanno inviando alcuni cani per fiutare eventuali tracce del piccolo Gioele forse in una zona nuova o in una zona che è stata appena disboscata. Perché sono diversi i punti nelle campagne di Caronia dove i rovi coprono profondi dirupi.
Gioele, insomma, era con la mamma quando la Opel Corsa ha varcato il casello del paese e si è spostata ai margini del centro. E il procuratore di Patti aggiunge anche che "l'ipotesi sempre più consistente è che il bambino fosse dentro la macchina al momento dell'incidente". Per questo motivo diventa sempre più importante rintracciare i quattro testimoni, di accento settentrionale, che avrebbero visto mamma e bambino scavalcare il guardrail. Sono svaniti nel nulla ma adesso il procuratore offre una descrizione dettagliata di quella famiglia "a bordo di una macchina grigia metallizzata".
"Si tratta di un uomo, una donna e due adolescenti maschi e femmina. Lui indossava una maglietta arancione e ha pochi capelli, lei un vestito blu e aveva la chioma raccolta", spiega Angelo Cavallo. A riferire la descrizione sono stati due ragazzi di Palermo che si sono fermati a parlare con la famiglia dopo l'incidente e hanno anche chiamato il 112. "Ci hanno detto che hanno visto una signora con il bambino. Il papà e il figlio adolescente hanno anche scavalcato il guardrail prima della piazzola", hanno riferito agli inquirenti i due testimoni. "Un'opera meritoria ma si presentino - rinnova il suo appello il procuratore di Patti - Anche sapere se il bambino è in braccio o no per noi è importante".
Agli inquirenti restano in mano le registrazioni al 112 delle voci in sottofondo di questa famiglia del nord, ascoltate durante la chiamata da parte dei due palermitani. Intanto le indagini continuano sul fronte della raccolta di immagini dalle telecamere di videosorveglianza. "Andiamo porta a porta", dice il procuratore. E sull'ultimo sopralluogo per rintracciare impronte sul traliccio, come scrive oggi Repubblica, dal quale Viviana si sarebbe lanciata o sarebbe caduta c'è ancora stretto riserbo. Dopo l'ultimo sviluppo e l'ipotesi sempre più accreditata che Gioele fosse con la mamma, le ricerche si concentrano ancora di più nelle campagne di Caronia. "Lì - dice il procuratore- c'è ancora tanto da vedere".
È caduta o si è suicidata? È uno dei nodi da sciogliere. Il giallo resta, legato soprattutto alla scomparsa di Gioele. Ma ecco i quattro punti principali dell'inchiesta coordinata dalla procura di Patti che ha aperto un fascicolo per omicidio e sequestro di persona.
La polizia da giorni mostra a cittadini e turisti le foto del bambino. Immagini delle telecamere sono state sequestrate a Venetico. "Ma anche a Milazzo, Rometta, Sant'Agata, Caronia e Santo Stefano. Più passa il tempo più le telecamere si perdono. È una corsa contro il tempo". E anche i familiari adesso, dopo il nono giorno di ricerche a vuoto, sembrano rassegnati: "Non può farcela senza cibo e acqua tutto questo tempo".
Messina, sopralluogo vicino al traliccio dove è stata trovata Viviana. Arriva anche il procuratore
Il sopralluogo è terminato intorno alle 17 e il procuratore è andato alla stazione mobile dei vigili del fuoco per un briefing con cinofili e polizia. È arrivata anche la polizia stradale. Si stanno inviando alcuni cani per fiutare eventuali tracce del piccolo Gioele forse in una zona nuova o in una zona che è stata appena disboscata. Perché sono diversi i punti nelle campagne di Caronia dove i rovi coprono profondi dirupi.
Il procuratore: "C'è un video, Gioele era in auto con Viviana"
L'ennesimo appello del procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, arriva all'indomani di nuovi particolari che emergono dalle indagini sulla morte di Viviana Parisi e sulla scomparsa del suo bambino, Gioele, 4 anni. C'è un video a Sant'Agata di Militello che riprende la madre ma anche il suo bambino tra i ifilmati registrati dalle telecamere di sorveglianza a Sant'Agata di Militello, lo scorso 3 agosto, quando Viviana Parisi è passata dalla cittadina tirrenica prima di fare perdere le sue tracce. Il suo corpo è stato ritrovato l'8 agosto nel territorio di Caronia, mentre le ricerche del bambino proseguono senza sosta.Gioele, insomma, era con la mamma quando la Opel Corsa ha varcato il casello del paese e si è spostata ai margini del centro. E il procuratore di Patti aggiunge anche che "l'ipotesi sempre più consistente è che il bambino fosse dentro la macchina al momento dell'incidente". Per questo motivo diventa sempre più importante rintracciare i quattro testimoni, di accento settentrionale, che avrebbero visto mamma e bambino scavalcare il guardrail. Sono svaniti nel nulla ma adesso il procuratore offre una descrizione dettagliata di quella famiglia "a bordo di una macchina grigia metallizzata".
"Si tratta di un uomo, una donna e due adolescenti maschi e femmina. Lui indossava una maglietta arancione e ha pochi capelli, lei un vestito blu e aveva la chioma raccolta", spiega Angelo Cavallo. A riferire la descrizione sono stati due ragazzi di Palermo che si sono fermati a parlare con la famiglia dopo l'incidente e hanno anche chiamato il 112. "Ci hanno detto che hanno visto una signora con il bambino. Il papà e il figlio adolescente hanno anche scavalcato il guardrail prima della piazzola", hanno riferito agli inquirenti i due testimoni. "Un'opera meritoria ma si presentino - rinnova il suo appello il procuratore di Patti - Anche sapere se il bambino è in braccio o no per noi è importante".
Agli inquirenti restano in mano le registrazioni al 112 delle voci in sottofondo di questa famiglia del nord, ascoltate durante la chiamata da parte dei due palermitani. Intanto le indagini continuano sul fronte della raccolta di immagini dalle telecamere di videosorveglianza. "Andiamo porta a porta", dice il procuratore. E sull'ultimo sopralluogo per rintracciare impronte sul traliccio, come scrive oggi Repubblica, dal quale Viviana si sarebbe lanciata o sarebbe caduta c'è ancora stretto riserbo. Dopo l'ultimo sviluppo e l'ipotesi sempre più accreditata che Gioele fosse con la mamma, le ricerche si concentrano ancora di più nelle campagne di Caronia. "Lì - dice il procuratore- c'è ancora tanto da vedere".
È caduta o si è suicidata? È uno dei nodi da sciogliere. Il giallo resta, legato soprattutto alla scomparsa di Gioele. Ma ecco i quattro punti principali dell'inchiesta coordinata dalla procura di Patti che ha aperto un fascicolo per omicidio e sequestro di persona.