Palermo

Musumeci: "In Sicilia un disegno di legge per derogare alla chiusura di bar e ristoranti"

(ansa)
Il presidente della Regione alza bandiera bianca e si affida all'Ars: "Con tutto il rispetto per il governo nazionale riteniamo di avere diritto a disciplinare su alcune materie le misure che i presidenti di Regione possono adottare"
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"Questa sera il governo regionale si riunirà per adottare un ddl che richiami nella forma e nella sostanza la legge della Provincia di Bolzano. Mi auguro che su questo tema si possa trovare la condivisione del Parlamento". Dopo aver annunciato al Tg2 Post l'intenzione di deroga al Dpcm con il quale il premier Giuseppe Conte ha limitato alle 18 l'orario d'apertura dei ristoranti e imposto ai cinema e ai teatri l'obbligo di chiudere, il presidente della Regione Nello Musumeci alza bandiera bianca e si affida all'Ars: dopo una giornata di discussioni con Roma, il governatore annuncia che la proposta dovrà passare dal Parlamento regionale, con tempi che dunque si allungano. In Alto Adige i ristoranti sono aperti fino alle ore 22, i bar fino alle 20.

Eppure, in Aula, Musumeci lancia proclami di guerra: "Con tutto il rispetto per il governo nazionale - scandisce - riteniamo di avere diritto a disciplinare su alcune materie le misure che i presidenti di Regione possono adottare. Misure che finora sono state restrittive e che potrebbero essere estensive. L'idea di chiedere deroghe anche per le materie estensive non è nuova: in questi giorni circola una norma della Provincia autonoma di Bolzano con la quale si disciplinano alcune misure di contenimento dell'epidemia".

In mattinata erano stati diversi gli esponenti della maggioranza che avevano chiesto una mossa: "Nell'ultimo decreto del governo - aveva detto ad esempio l'ex presidente del Senato, Renato Schifani - ci sono alcune misure punitive non suffragate da evidenze epidemiologiche territoriali. Non si è tenuto conto che il virus si diffonde meno in alcune parti del paese. Questo è un dato oggettivo. Ecco perché il Dpcm appena varato è minato da un vizio di fondo: la mancata consapevolezza che il punto di equilibrio tra la necessità di prevenire la diffusione del Covid e la salvaguardia del tessuto economico e sociale va ricercato in un approccio alle limitazioni che tenga conto delle differenti evidenze territoriali". "Queste limitazioni - ha detto invece il presidente dell'Ars Gianfranco Micciché - sarebbero per noi una mazzata".

Per Musumeci, in realtà, "la situazione dell'epidemia in Sicilia segnala una crescita costante dei contagi. La Sicilia ha comunque rafforzato il proprio sistema sanitario con oltre tremila operatori. Siamo tra le regioni italiane che si sono dotate per prime di tamponi e test sierologici. Abbiamo testato oltre 460mila casi singoli con test molecolari e oltre 250mila con i test sierologici". Il governatore che la Sicilia abbia "buttato il periodo dell'estate. Nulla di più falso. Lo dimostra il potenziamento della rete territoriale, le assunzioni fatte, i programmi di cura adottati, il tracciamento dei turisti, e l'avvio di opere nelle strutture ospedaliere, alcune delle quali già completate e consegnate".