Commenti

Papa Francesco (agf)

Perché cambia il Padre nostro

I testi vanno rivisti per facilitare una comprensione più aderente al contenuto. L'espressione che i cristiani usavano da decenni, "non ci indurre in tentazione", rischiava di dare un'immagine perversa di Dio. Ora si dirà "non abbandonarci alla tentazione"

2 minuti di lettura
Sono ormai passati quasi cinquant'anni dalla traduzione ufficiale in italiano del Messale romano, riformato da Paolo VI in obbedienza al concilio Vaticano II: un tempo molto lungo per una lingua viva come l'italiano. Occorreva dunque una nuova traduzione, una revisione dei testi liturgici e la Conferenza episcopale italiana ha approvato ieri il lungo lavoro svolto da vescovi ed esperti a partire dal 2002.