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L’uomo chiamato Sugar. “Pugni, molestie e cocaina, non sono un supereroe”

Bello e delicato, Ray Leonard era la boxe post-Ali e pre-Obama. A 62 anni rivive la sua carriera e i suoi giorni più drammatici: quelli degli abusi subiti, quand’era ragazzino, da un coach e un amico

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NEW YORK - Sugar, come Marilyn Monroe. "Più dolce dello zucchero", dicevano dei suoi pugni. Era la boxe post-Ali e pre-Obama. Leonard era bello, era la nuova stella, avrebbe riportato i pugni in paradiso. Seduceva: non era un pugile selvaggio, faceva male con classe, quasi con delicatezza.