Roma

Roma, blitz dei ristoratori: scontri e bombe carta a piazza San Silvestro tra manifestanti e polizia. Ferito un ragazzo

L'area dei palazzi del governo resta inaccessibile, idranti schierati e accessi transennati. Come una settimana fa, in piazza anche Casapound. Identificate 120 persone, sei portate in questura
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Tensioni al sit-in non autorizzato partito verso le 14,50 a Piazza San Silvestro dove circa 500 manifestanti di diversi movimenti racchiusi sotto la sigla "IoApro" che ha chiamato a raccolta persone da tutta Italia, si sono radunati con l'intento di proseguire la protesta a Montecitorio. Sono 120 le persone identificate dalle forze dell'ordine, 20 delle quali alla stazione Termini, durante la manifestazione. Sei di loro sono state portate in questura e la loro posizione e' attualmente al vaglio degli operatori di polizia.

Come la scorsa settimana tra loro sono arrivati anche una cinquantina di militanti di CasaPound. A guidare i militanti neofascisti armati di bandiere italiane e fumogeni, il consigliere municipale Luca Marsella. A braccia alzate si sono diretti verso il cordone delle forze dell'ordine, hanno lanciato fumogeni e alcune bombe carta sul lato di via del Tritone. Ci sono state alcune cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine per respingere il tentativo di alcuni di forzare il blocco e raggiungere Montecitorio.

Roma, tensione con la polizia: manifestanti di IoApro lanciano bombe carta

Ferito un ragazzo colpito da una bottiglia lanciata. Anche il nostro videomaker, Francesco Giovanetti è stato colpito da un petardo. Tutta l'area intorno a palazzo Chigi è stata circondata con transenne, idranti e blindati, sul posto anche diverse pattuglie della polizia locale. Arrivare a Montecitorio è diventato impossibile anche per chi ha tentato di passare da Piazza San Lorenzo in Lucina.

Contro CasaPound si sono levate le proteste di alcuni ristoratori: "Non siete lavoratori, cosa volete?", hanno gridato. Dopo un paio d'ore, e dopo un tentativo di colloquio con gli agenti in tenuta anti sommossa, di uno dei leader del movimento "IoApro", Mohamed El Hawi che si è mostrato con simboliche manette ai polsi, i ristoratori si sono allontanati dalla piazza e dai militanti di destra tornando su via del Corso. Tra Via dei Prefetti e Piazza del Parlamento sono stati fermati dalla polizia. Bloccato anche il traffico di piazzale Flaminio.

Come aveva annunciato già ieri, il movimento "IoApro" voleva coinvolgere  "130 pullman": "Partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio",  si leggeva nel comunicato sui social. Sarebbero dovuti andare prima al  Pantheon, poi alle 14,30 a Montecitorio. Ma il programma degli  organizzatori è cambiato all'ultimo momento. Sia il sit-in che il corteo  non sono autorizzati. (nella foto uno dei leader del movimento "IoApro", Mohamed El Hawi)
Come aveva annunciato già ieri, il movimento "IoApro" voleva coinvolgere "130 pullman": "Partiranno da tutta Italia, invaderemo Montecitorio", si leggeva nel comunicato sui social. Sarebbero dovuti andare prima al Pantheon, poi alle 14,30 a Montecitorio. Ma il programma degli organizzatori è cambiato all'ultimo momento. Sia il sit-in che il corteo non sono autorizzati. (nella foto uno dei leader del movimento "IoApro", Mohamed El Hawi) (reuters)

"Siamo parte integrante della protesta - ha però spiegato Marsella - e la nostra presenza è voluta dai ristoratori. Basta strumentalizzazioni, tra le nostre fila ci sono lavoratori, imprenditori, padri e madri colpiti dalla crisi ed anche ristoratori che hanno tutto il diritto di stare in piazza. Non ci interessano le polemiche, noi siamo da sempre al fianco degli italiani e non possiamo tirarci indietro in un momento come questo. Riteniamo fallimentare e criminale la gestione del governo dell'emergenza sanitaria e crediamo che l'unica soluzione sia aprire senza condizioni".

Manifestanti urlano 'libertà'. Idranti schierati e strade chiuse

I manifestanti hanno intonato cori "Libertà, libertà". "Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie - ha detto un manifestante arrivato da Napoli - non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno". Mentre un altro ha aggiunto: "Ci negano anche il diritto di manifestare. È stata un'impresa arrivare qui".

12 Pullman bloccati a Roma Nord. Ora faremo di tutto per sbloccarli.

Pubblicato da IoApro su Lunedì 12 aprile 2021
"Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli" ha urlato Sandra Di Bella, del movimento 'Ristoratori siciliani indipendenti', che indossava una sorta di elmo vichingo con le corna come Jake Angeli, uno dei manifestanti di Capitol Hill. "Speranza si deve dimettere. Ci stanno distruggendo".

"IoApro" chiede di riaprire le attività commerciali, ristoranti, pub, pizzerie o anche palestre e centri di bellezza, teatri, chiusi dalle restrizioni imposte dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia. Tra i cartelli esposti "dalla padella di Conte alla brace di Draghi", oppure, "Ristori inferiori al reddito di cittadinanza, vergogna".

Questura blocca manifestanti di 'IoApro'

Intorno a mezzogiorno circa 16 ristoratori e fieristi di "IoApro" arrivati in nave da Palermo con tanto di  autocertificazione, erano stati identificati dalla polizia alla stazione Termini e poi lasciati andare. Un altro gruppo da Vibo Valentia non è riuscito ad arrivare, i bus dal nord fermi ai caselli autostradali. Due pullman provenienti da Bologna sono stati intercettati al casello di Roma Nord, la polizia ha identificato i passeggeri a bordo che sono stati sono stati allontanati e fatti rientrare nella regione di provenienza.

"Non siamo venuti a far casino, ma vogliamo raggiungere Montecitorio per far sentire la nostra voce - dice Francesco Salomone, 21enne titolate di una braceria a Terrasini - la cassa integrazione non arriva, gli aiuti e l'apporto non sono sufficienti a salvare le nostre aziende".

VERGOGNA NON FANNO PRENDERE IL TRENO. VERGOGNA VERGOGNA

Pubblicato da IoApro su Lunedì 12 aprile 2021

La lettera dei ristoratori di 'Roma più bella'

I ristoratori di "Roma più bella" però non ci sono, per evitare strumentalizzazioni sono andati stamattina in 15 sventolando bandiere bianche a Montecitorio insieme a "Italian Hospitality network".  hanno rinunciato alla manifestazione autorizzata dalla questura dalle 15, il movimento "IoApro" non si è fermato.. Hanno invece consegnato una lettera al governo: "Domani al Circo Massimo - dicono Roberta Pepi - avremo un cordone di sicurezza nostro per tutelare i nostri manifestanti, la polizia garantirà la sicurezza della piazza. Non cerchiamo lo scontro sociale ma la coesione. Non portate bandiere politiche, vogliamo risposte dal governo dopo il documento che abbiamo presentato oggi". Le nostre aziende, aggiunge Fabio Mina della "Lupe Roma", "sono ormai al collasso pertanto pretendiamo il diritto di fare impresa nel rispetto delle regole e dei protocolli di sicurezza".