Paneveggio, Bach e il respiro della foresta devastata dove si fece la Grande Guerra

"Cent'anni fa, alle ore 11 dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese dell'anno, la Grande Guerra finiva. E da quel momento le foreste ricominciarono a crescere sul corpo di 36 milioni di caduti tra civili e militari. Cent'anni dopo una nuova sciagura, uno sterminio di foreste che sembra riprodurre il disastro e la devastazione di allora". Così il giornalista Paolo Rumiz introduce un concerto intimo e speciale, tenuto tra gli alberi sradicati dal vento da un'orchestra di violoncelli guidati da Mario Brunello. Un rito in onore dei ragazzi morti in guerra e delle foreste alpine sterminate dall'ultima ondata di maltempo che ha investito l'Italia e in particolare il Nord-est. E proprio della devastazione di questi preziosi paesaggi si occupa il Super8 in edicola domani su Repubblica.
 
Video Giulio Favotto, Daniele Costa, Filippo Guerra
suono Marco Furlanetto

In edicola sabato 17 novembre su Repubblica
Super8 -  La terra guasta, il Nord sconvolto dal maltempo