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Esteri

I servizi segreti francesi e il ministro dell'interno Gerard Collomb sotto accusa dopo gli attacchi terroristici a Trebes e Carcassonne

AFP/Getty Images
AFP/Getty Images 

Dopo sei mesi di "tregua" l'Europa ripiomba nel terrore dell'Isis. Ancora una volta in Francia, ancora una volta nei giorni di fine marzo (il 22 marzo 2016 l'attentato di Bruxelles, lo stesso giorno del 2017 quello di Londra), i lupi solitari di Daesh tornano in azione in un momento di instabilità dell'Unione con i francesi in piena protesta per le riforme del lavoro di Macron, la Germania appena ripartita grazie alla Grande Coalizione e l'Italia post voto senza governo giudicata uno scossone per l'Ue dagli altri esecutivi.

A colpire è, nell'ennesimo caso, un ragazzo noto alla polizia per detenzione e spaccio di droga e giudicato "non radicalizzato" a tal punto da commettere un attentato: Redouane Lakdim, 26 anni, residente nato in Marocco ma residente a Carcassonne, è entrato in azione venerdì mattina e il suo atto terroristico è costato la vita ad almeno 3 persone, lasciando a terra 16 feriti di cui due gravi, tra cui il tenente colonnello Arnaud Beltrame, eroe che si è sostituito a una donna presa in ostaggio dal terrorista.

Un'auto rubata a Carcassone, l'uccisione dell'autista e il ferimento del passeggero, poi spari contro alcuni uomini della gendarmeria e infine la presa d'ostaggi in un supermercato Super U di Trebes prima delle incursione delle teste di cuoio che hanno ucciso l'attentatore: un "film" già visto dove il terrore, riconosce Macron, è endogeno, trattandosi dell'atto di un ragazzo cresciuto in Francia, fermato nel 2013 per spaccio. Uno che "avevamo seguito e pensavamo che non ci fosse radicalizzazione. È passato all'azione all'improvviso", ha detto il ministro dell'Interno francese, Gerard Collomb.

Proprio sul ministro ora si concentrano le polemiche delle opposizioni che accusano lui (chiedendone in alcuni casi le dimissioni) e i servizi segreti di incompetenza. Per la leader del Front National, Marine Le Pen, "quando il governo capirà che siamo in guerra? Se il profilo di straniero schedato per radicalizzazione dovesse essere confermato, chi ha rifiutato la proposta dei deputati Fn di espellere immediatamente gli stranieri schedati S porteranno la responsabilità politica di questo dramma".

Perchè se Macron stesso riconosce che il problema degli attacchi solitari di Daesh è legato "a persone pericolose che costituiscono la minaccia nel Paese" e che vivono e crescono in Francia, restano molti dubbi su come Lakdim abbia potuto operare (da chi si è armato?) nonostante i suoi noti trascorsi.

Nato in Marocco, passaporto francese, nel 2016 scontò una condanna per droga, questo ragazzo entrato in azione all'improvviso secondo diversi media francesi era nella famosa lista "S", quella di individui radicalizzati, anche se France Info riferisce che era schedato nella lista delle segnalazioni per la prevenzione della radicalizzazione terroristica (Fsprt). François Molins, procuratore capo di Parigi, per ora non conferma le indicazioni ribadendo che era noto alla polizia ma non "dava segnali di pericolo in termini di radicalizzazione".

Invece, come fosse una cellula che aspettasse soltanto di agire, è entrato nel supermarket all'urlo"Allah Akbar", poi la richiesta della liberazione di Salah Abdseslam, terrorista degli attentati parigini di novembre, e infine l'auto proclamazione di "soldato dell'Isis".

Anche questo un copione noto a cui Le Parisien aggiunge che il marocchino era sospettato di aver compiuto un viaggio in Siria e, secondo altri media, sarebbe stato sotto sorveglianza della polizia, indicazioni che però non coincidono con la figura descritta da Collomb. Adesso, pianti i nuovi morti (stasera la torre Eiffel verrà spenta), il ministro e i servizi saranno chiamati a chiarire l'effettivo livello di indagini a cui l'uomo era o non era sottoposto. La Francia, la più grande culla di terroristi in Europa, si è dunque bruscamente svegliata dall'apparente tregua e chiede risposte immediate sulla sicurezza. Dopo Parigi nessuna cittadina dorme sonni tranquilli: Carcassone, Nizza, Marsiglia, Saint-Etienne-du-Rouvray, ovunque cresce il senso di impotenza.

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