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Cultura

"Se la formazione di questo Governo fosse un film non vorrei avere un ruolo: non ci sono idee"

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"Non penso che vorrei un ruolo. Penso che sarebbe un film molto complicato da mettere insieme. Diciamo che ci sono i finanziatori ma non ci sono le idee". Così l'attore Pierfrancesco Favino ha risposto a chi gli chiedeva se tutto quello cui stiamo assistendo per la formazione di un nuovo governo fosse un film, che genere sarebbe e che ruolo gli piacerebbe interpretare.

Favino ha parlato con i giornalisti a Bari dove con la sua lezione di cinema inaugura la nona edizione del Bif&st, il Bari international film festival che stasera gli consegnerà il Premio Fellini per l'eccellenza cinematografica. Prima della lezione di cinema al teatro Petruzzelli è stato trasmesso il film 'Acab' con lo stesso Favino.

"Penso - ha precisato l'attore - che proprio nel rispetto di questa situazione, a parlare di politica debba essere chi di politica si occupa. Perché è proprio la chiacchiera da bar, come quella che posso fare io, che non porta da nessuna parte secondo me". "Io - ha aggiunto - ho il mio modo di fare politica. Cioè scegliere i ruoli che faccio, mettermi nei panni delle persone che decido di tentare di comprendere. E il mio ruolo nella società è quello di occuparmi dell'anima degli esseri umani indipendentemente da dove vengano e quale sia la loro estrazione, storia o credo politico".

"Stamattina - ha sottolineato - si vede un film dove interpreto un fascista, e nello stesso anno, a distanza di pochi mesi, ho fatto un anarchico. Non penso che il mio ruolo sia prendere posizione". "Penso - ha concluso - che il mio ruolo sia prendere tante posizioni quante gli esseri umani possono avere".

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