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Economia

Cdp, verso l'intesa Lega-5 Stelle sul ticket Palermo-Scannapieco

Pierpaolo Scavuzzo  / AGF
Pierpaolo Scavuzzo / AGF 

L'ora x è fissata domani alle 18 quando, all'apertura dei lavori dell'assemblea, il rappresentante del Tesoro leggerà la lista che contiene i nomi per le poltrone che conteranno nella nuova Cassa depositi e prestiti. Lo schema, frutto di un accordo in extremis tra Lega e 5 Stelle, è pronto. Secondo quanto apprende Huffpost da ambienti economici e di governo nella lista ci sarà il nome di Fabrizio Palermo, che dovrebbe ricoprire l'incarico di direttore generale. Ad affiancarlo, nel ruolo di a.d. dovrebbe arrivare il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco. Non è escluso, tuttavia, un cambio dell'ultima ora cioè la promozione di Palermo ad amministratore delegato.

Nel risiko delle nomine nelle partecipate, dove i due azionisti di governo non vogliono cedere l'uno all'altro, la scelta di Palermo, vicino ai 5 Stelle, sarà controbilanciata dall'indicazione per il nuovo amministratore delegato di Fs, che spetterà al Carroccio.

Dopo quattro rinvii e una trattativa che solo qualche giorno fa si era arenata sul nome di Marcello Sala, ex vicepresidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo e caldeggiato dalla Lega, la quadra è stata trovata oggi proprio nell'incastro con la casella di Ferrovie, dove l'attuale a.d. Renato Mazzoncini è sempre più inviso a Di Maio e Salvini. Le distanze tra i due azionisti di governo erano ancora forti ieri. Poi la svolta. A contribuire all'accelerazione anche il pressing delle Fondazioni, l'altro socio forte della Cassa, che avrebbe insistito con l'esecutivo per evitare una nuova fumata nera.

A lasciare l'impronta più pesante nella partita per la nuova cabina di comando sono i 5 Stelle, che piazzano l'attuale direttore finanziario Palermo in un ruolo chiave per il futuro della Cassa. Un'impronta che il Movimento ha molto a cuore visto che Di Maio e ancora di più Casaleggio sono desiderosi di trasformare quanto prima la Cassa in una banca pubblica per gli investimenti. Una Cassa, per dirla con le parole usate da Di Maio, che diventi un soggetto "capace di investire e fornire credito a tassi moderati alle aziende". Nel disegno dei pentastellati, Palermo, uomo interno alla macchina, diventa funzionale per un cambio di pelle repentino di Cdp. A questo va aggiunto un elemento non da poco e cioè i buoni rapporti che intercorrono tra Palermo e l'amministratore delegato di Acea, Antonio Donnarumma, figura antitetica a quella di Lanzalone, indagato nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio dell'As Roma. L'incastro è pronto. O quasi.

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