Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Cronaca

Nello sguardo di Josephine si vede tutto il dramma dei migranti che attraversano il Mediterraneo

PAU BARRENA via Getty Images
PAU BARRENA via Getty Images 

Josephine è terrorizzata ed esausta. I volontari di Open Arms l'hanno appena salvata a largo della Libia. Sarebbe morta anche lei, forse, se Javier Figuera, uno dei membri dell'Ong spagnola, non si fosse gettato in mare, nella speranza che quel corpo non fosse senza vita. Con lei c'erano una madre e un bambino che, invece, non ce l'hanno fatta: i volontari di Open Arms raccontano che la Guardia costiera libica li ha lasciati morire in mare perché si erano rifiutati di salire a bordo della nave. Dal Viminale - riporta l'Ansa - sostengono che questa sia una fake news e che a breve sarà diffusa "la versione di osservatori terzi che smentiscono la notizia secondo cui i libici non avrebbero fornito assistenza". Al di là di quale sarà la versione definitiva, resta la morte di due persone che cercavano di attraversare il Mediterraneo. E resta il terrore di quegli occhi, in grado di raccontare la tragedia più di tante parole.

Nelle immagini del salvataggio di Josephine - raccontato dalla giornalista di Internazionale Annalisa Camilli - si vede tutto il dramma di una donna che per due giorni è stata attaccata a un pezzo di legno, in balia delle onde di un mare che avrebbe potuto diventare la sua tomba. Forse ancora neanche ha realizzato di essere stata salvata, tanto è scossa. O forse lo sa, ma ha ancora tanta, troppa, paura. "Dopo avermi preso il braccio non smetteva di toccarmi, di aggrapparsi a me", ha raccontato il suo soccorritore. I volontari dell'Ong, intanto, accusano di omissione di soccorso la Guardia costiera libica.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione