Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Cultura

Sammy Basso guarda al futuro: "Farò il ricercatore e spiegherò la genetica anche in dialetto"

ANSA
ANSA 

"Per me è un traguardo, ma anche l'inizio di un nuovo percorso perché voglio specializzarmi in Biologia molecolare". Così ha commentato il 22enne Sammy Basso, a proposito della sua laurea in Scienze Naturali, conseguita con il massimo dei voti all'Università di Padova.

Sammy, divenuto il simbolo italiano della battaglia contro la progeria, si mostra più orgoglioso che mai dei propri successi, tanto da paragonarsi, non senza una vena d'ironia, ad un "imperatore romano".

Come ha raccontato al Corriere, il giovane vicentino è consapevole delle difficoltà generate dalla sua malattia, ma ha imparato col tempo ad apprezzare i punti di forza della sua diversità.

Lo so, sono diverso dai miei coetanei, ma io le diversità le incoraggio se fanno crescere, fino a quando non diventano discriminanti. Non posso correre, non posso saltare, non posso fare sport. Due volte alla settimana faccio fisioterapia e molto spesso controlli medici. Porto scarpe ortopediche rialzate e cammino solo per brevi tratti. Però peso solo 20 chili quindi se sono stanco qualche amico mi prende in groppa!

Tanti sono stati i sacrifici di Sammy per raggiungere i propri sogni e obiettivi. A causa dei suoi problemi di mobilità, ha seguito le lezioni universitarie in streaming, recandosi di persona a Padova soltanto durante gli esami e le giornate dedicate ai laboratori.

Ma le sue fatiche sono state ampiamente ripagate. Con il suo impegno e la sua determinazione, Sammy è riuscito a superare di gran lunga l'aspettativa di vita di 13 anni, imposta dalla rara malattia di cui soffre. Soltanto 70 persone al mondo soffrono della sua stessa malattia, mentre in Italia solo 4.

Laura e Amerigo, genitori del brillante studioso, si sono dichiarati orgogliosi del proprio figlio, che hanno sempre sostenuto con grandissimo affetto: "Siamo una squadra, ma è sono la sua determinazione e la sua ironia che lo hanno portato fin qui".

Nella sua tesi, intitolata "Novel use of Crisps-Cas9 System as a therapy for Hgps" Sammy ha analizzato nel dettaglio la sua malattia, proponendo una terapia nuova.

Forse non potrà servire a me, ma a tutti quelli che verranno dopo di me. Ho discusso in inglese, ma ai miei genitori l'ho spiegata in veneto, che considero la mia madrelingua, e ne vado orgoglioso.

Ma la battaglia di Sammy è cominciata fin dal 2005, in cui fondò l'Associazione italiana Progeria Sammy Basso per rendere nota a tutti la sua sindrome. Da allora, il suo impegno pubblico per la lotta alla progeria è stato sempre più forte.

Con lo sguardo rivolto al futuro, Sammy descrive così i frutti della sua battaglia:

Non la vivo come una condanna, né come una punizione divina: è solo una piccola parte di me. Non sceglierei di rinascere senza la malattia perché i miei amici, le mie esperienze li ho vissuti così ed è grazie a questa condizione che sto diventando un ricercatore.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione