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Cronaca

Due malati di Asperger scrivono a Grillo: "Noi siamo perfettibili, lei no"

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"Ci siamo sentiti profondamente offesi da quanto lei ha dichiarato. C'è una sostanziale differenza fra noi e lei. Noi abbiamo affinato, con grande impegno, le nostre capacità di interazione con gli altri. Siamo perfettibili e, aggirati gli ostacoli che caratterizzano la nostra condizione, non restano che aspetti indubbiamente positivi. Lei no, non è perfettibile". È un passaggio della lettera aperta di due giovani affetti dalla sindrome di Asperger, Andrea e Marta, a Beppe Grillo, dopo le sue parole sull'autismo in occasione della festa del Movimento 5 Stelle al Circo Massimo a Roma.

"Gentile Sig. Grillo - scrivono i due giovani su Facebook - siamo Andrea e Marta, amministratori della pagina Istituto di Provvidenza Grammaticale. Siamo due ragazzi laureati, ventenni, lavoratori. E Asperger. Date le sue dichiarazioni, riteniamo necessarie alcune puntualizzazioni, forse proprio in virtù della condizione che viviamo quotidianamente e che lei, ieri, ha avuto modo di denigrare in pubblica piazza, fra le risate dei suoi supporter". Andrea e Marta fanno quindi riferimento alle frasi dell'ex comico, come "non capiscono che l'altro non sta capendo": "Indubbiamente - affermano - alcuni Asperger possono riscontrare delle difficoltà nella comprensione dell'altro. Sfortunatamente, noi due l'abbiamo compresa molto bene. Come l'esempio dimostra, a volte comprendere il prossimo non è affatto qualcosa di positivo. Tuttavia, come la nostra pagina dimostra, a volte gli autistici sanno farsi comprendere e sanno anche far divertire. Talvolta meglio di alcuni comici". I due giovani commentano inoltre l'affermazione "hanno quel tono sempre uguale": "Io (Andrea) studio doppiaggio. Sono discretamente bravo - sottolinea il giovane - e spero di intraprendere questa carriera in un futuro. Ritengo addirittura che la mia capacità espressiva sia direttamente legata alla mia forma d'autismo. Come questo caso può dimostrarle, generalizzare è sempre sbagliato". Ad ogni modo, concludono, "nonostante alcuni Asperger abbiano problemi in tal senso, non vediamo l'aspetto comico di tutto ciò. Riteniamo preferibile un tono monocorde al fatto di urlare e sudare come maiali durante l'esercizio della propria professione".

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