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Politica

Roma per smaltire i rifiuti torna a bussare anche da Manlio Cerroni

ASSOCIATED PRESS
ASSOCIATED PRESS 

Spazzatura sotto l'albero di Natale o portare i rifiuti negli impianti del tanto contestato Manlio Cerroni, 're delle discariche' recentemente assolto nel maxi processo sui rifiuti di Roma? Alla fine la città metropolitana di Roma ha dovuto cedere e gli M5s arrendersi. Pur di evitare l'emergenza dopo la distruzione del Tmb Salario, Ama porterà una parte delle 700 tonnellate di rifiuti indifferenziati anche al tritovagliatore di proprietà del Co.La.Ri di Manlio Cerroni affittato all'imprenditore Porcarelli (che già possiede un altro tritovagliatore adiacente).

La scelta non è stata facile, ma il rischio di avere le strade piene di sacchetti di spazzatura nei giorni di Natale e Capodanno era troppo alto. Il presidente della commissione Ambiente del Comune di Roma Daniele Diaco prova ad attutire il colpo spiegando che "lo spettro di Cerroni c'è sempre perché è proprietario di molte cave, dove ci sono progetti per nuove discariche ma noi stiamo lavorando per impedirlo". Per adesso però è impossibile. Le 700 tonnellate di rifiuti indifferenziati che venivano trattate nel tmb salario dovranno essere trattate in impianti terzi, cioè non di proprietà dell'Azienda municipalizzata di Roma. Quindi Aprilia, Viterbo, Frosinone e 100 tonnellate verranno date alla Co.La.Ri.

Solo ieri Cerroni aveva detto: "Ora denuncio tutti, sono mesi che lancio allarmi sulla situazione del Tmb Salario". Parole che hanno lasciato indignati gli M5s a iniziare da Stefano Vignaroli, presidente della commissione Ecomafia che avvierà con ogni probabilità un'inchiesta su quanto è successo. Il piano emergenza concordato oggi coprirà una settimana, poi ce ne sarà uno a medio termine che riguarderà un mese e per finire quello definitivo. Ciò significa che i quattro impianti che accoglieranno le 700 tonnellate di rifiuti hanno un'autonomia per una settimana se non vogliono rischiare il sopraccarico.

Sta di fatto che a meno di due settimane dalle festività natalizie è lotta contro il tempo per evitare che Roma, già in affanno sul fronte rifiuti, si trasformi in una pattumiera a cielo aperto. "Stiamo scongiurando qualunque tipo di emergenza", prova a rassicurare la sindaca: "Lavoriamo per risolvere il problema dal punto di vista strutturale per prevenire il picco natalizio che accade sempre". Ma non è un mistero che il rogo di ieri abbia aggravato una situazione già critica, con strade sporche e cumuli di spazzatura ai lati delle strade, soprattutto nelle vaste aree periferiche di Roma. E a scatenare nuove polemiche arriva anche l'annuncio del Campidoglio di un possibile aumento della Tari che le opposizioni bollano, senza mezzi termini, come una insopportabile provocazione.

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