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Politica

"Mi concentro su Conte, non sui singoli ministri": Merkel incontra Mattarella e benedice il premier

NurPhoto via Getty Images
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Per la Germania l'Italia è un "partner molto importante", ma Angela Merkel nei rapporti con Roma sembra voler riconoscere solo due interlocutori: Giuseppe Conte e Sergio Mattarella. La Cancelliera ha avuto un confronto con il presidente della Repubblica a Berlino. Chi era presenta al colloquio riferisce di un incontro "sereno" e "cordiale", in cui Merkel non ha nascosto la sua stima nei confronti del premier e del Capo dello Stato. Non si può dire lo stesso - almeno stando a ciò traspare dalle sue parole - per quanto riguarda i due vicepremier. "Apprezzo lo stile di Giuseppe Conte, molto pacato. Mi concentro su di lui piuttosto che su quello che dicono i singoli ministri", ha detto Merkel a Mattarella. Il riferimento a Matteo Salvini e Luigi Di Maio sembra chiaro: Berlino e Roma lavorano "in un clima di fiducia", ma per la Cancelliera contano i comportamenti e le parole del premier. Le esternazioni dei due vice del presidente del Consiglio restano su un secondo piano.

Stima, fiducia e apprezzamenti a parte, Merkel ha chiesto a Mattarella delucidazioni sul Decretone, il provvedimento varato dal governo con le misure per reddito di cittadinanza e Quota 100. Il presidente della Repubblica l'ha rassicurata: i saldi sono in linea con la manovra, e quindi corrispondono a quanto concordato con Bruxelles. I partner europei, dunque, non hanno motivo di preoccuparsi.

Dopo aver definito "positivo" l'esito della la trattativa tra Italia e Commissione europea sulla legge di bilancio, la Cancelliera ha fatto un riferimento al futuro e alle sfide che uniranno Italia e Germania, anche nell'ambito dell'Ue: "Ci sono problemi a livello europeo che preoccupano, sul piano economico ma non solo, e vanno affrontati insieme", avrebbe detto.

Non solo affari interni ed europei: per Merkel tra Italia e Germania c'è sintonia anche per quanto riguarda la crisi libica. La Cancelliera ha spiegato che, sul tema, la posizione tedesca è più vicina a quella italiana che a quella francese e ha dato la disponibilità della Germania a partecipare a un'eventuale seconda tappa del processo avviato con la conferenza di Palermo.

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