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Politica

Salvini ringrazia "per la fiducia" gli elettori M5s. Non infierisce, ma sa di aver vinto contro le regole sacre grilline

Ammar Awad / Reuters
Ammar Awad / Reuters 

Prima di arrivare al ristorante, dove lo attendono oltre duecento militanti leghisti sardi, Matteo Salvini aspetta il responso di Rousseau. Così quando le agenzie di stampa battono la notizia che il 59% dei votanti ha deciso che non deve andare di fronte al tribunale dei ministri di Catania a farsi processare per il caso Diciotti, ecco che scende dall'auto come chi ha vinto contro le regole sacre del Movimento 5 Stelle ma sceglie di non infierire: "Li ringrazio per la fiducia", dice davanti a taccuini e telecamere. Poi l'ingresso in sala a Le Querce, un locale poco lontano dal centro di Sassari tra le colline, e scatta il grande applauso dei suoi tifosi. Tra i tavoli rotondi con tovaglie bianche fino al pavimento e sedie foderate anch'esse di bianco la voce si è sparsa velocemente e quindi l'applauso è ancora più forte.

Il vicepremier leghista non ha ancora sentito l'alleato Luigi Di Maio perché è in riunione con i suoi parlamentari ma dice che gli manderà un sms per ringraziarlo "della correttezza. Siamo due persone corrette ma lo avrei ringraziato lo stesso. Luigi ci ha messo la faccia e io apprezzo sempre chi ci mette la faccia". Blinda il governo mentre una parte dei grillini vive con sconcerto questa decisione. Ed è per questo che i toni di Salvini sono cauti: "Non stappo lo spumante. Ero rilassato prima e lo sarò domani, sarei stato disponibile a qualsiasi voto. Per me il governo non era e non è in discussione. Il governo va avanti".

Il volto è rilassato, in fondo lo aveva detto anche il giorno prima: "Comunque vada, sarà un successo". Nel senso che casomai avrebbe cavalcato il tema in campagna elettorale per le elezioni Europee. Ora Salvini è concentrato sulla campagna elettorale in Sardegna che sta battendo palmo a palmo per tirare la volata alla sua lista prima di tutto. Poi venerdì apparirà in conferenza stampa con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, ma sarà una foto di rito tra gli alleati come quelli in Abruzzo.

La partita è superare anche qui il Movimento 5 Stelle, che sull'isola non si sta facendo vedere, e magari doppiarlo anche. Elenca tutte le prossime tappe ed elogia le piazze: "Ma avete visti quanti erano?". Ora Salvini 'graziato' dai grillini torna a parlare dell'esecutivo e ribadisce che "stiamo governando insieme al Movimento, stiamo facendo bene. Le politiche di contrasto agli scafisti le abbiamo scritte insieme e sono contento che anche i loro elettori lo abbiano riconosciuto. Loro sono sempre stati duri per ben altro tipo di reati. Questo era un atto politico". Ma il grande atto politico è il cambio di rotta M5s che va tutto a favore del vicepremier leghista.

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