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Politica

Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo, agli arresti domiciliari

Tiziano Renzi e Laura Bovoli ai domiciliari. L'ex premier: "Assurdo. Prendetevela con me"

I genitori di Matteo Renzi, Tiziano e Laura Bovoli, sono agli arresti domiciliari. Lo ha anticipato il Corriere della Sera.

Le misure sono state emesse dal gip di Firenze per bancarotta fraudolenta e per emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Il provvedimento, eseguito dalla Guardia di Finanza, riguarda anche una terza persona, un imprenditore di Campo Ligure (Genova).

I tre, secondo quanto si apprende, sono stati nel tempo amministratori di fatto di tre società cooperative, due delle quali dichiarate fallite. Le ipotesi di reato contestate riguardano da un lato l'emissione, tra il 2013 e il 2018, di fatture per operazioni inesistenti all'interno di una delle società e, dall'altro, un'ipotesi di bancarotta fraudolenta che sarebbe stata commessa per le due altre società cooperative tra il 2010 e il 2013.

Arresti domiciliari per i genitori di Renzi, l'avvocato: "Misura incomprensibile"

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Salta l'incontro di presentazione del libro di Matteo Renzi in programma questa sera alle 21 al Circolo della stampa. Terminato l'appuntamento a Nichelino, nel Torinese, l'ex premier, secondo quanto si è appreso in ambienti del Pd, è ripartito per Firenze.

Era partita da due fatture sospette l'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi.

L'indagine riguarda la società 'Eventi 6' di Rignano sull'Arno, di cui è titolare Laura Bovoli, specializzata in volantinaggio, marketing e promozione di eventi. In particolare gli inquirenti hanno voluto approfondire cosa ci fosse dietro due fatture da 140mila e 20mila euro emesse dalla 'Eventi 6' per prestazioni che sarebbero state fornite alla società dell'imprenditore Luigi D'Agostino.

Il sospetto dei magistrati fiorentini è che le fatture non corrispondessero alle prestazioni effettivamente erogate, in particolare quella da 140mila euro riguardante lo studio di fattibilità per un centro commerciale che D'Agostino voleva aprire in Toscana. In un'intercettazione, l'imprenditore stesso aveva affermato che avrebbe gonfiato l'importo rispetto al valore che era "al massimo 50-60-70 mila euro".

La data di apertura del processo a Firenze per le fatture sospette della 'Eventi 6' era già stata fissata per il 4 marzo.

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