Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Cronaca

Sequestro bus con bambini, la Garante per l'Infanzia: "Verificare precedenti penali e condizioni psicologiche di chi lavora con i minori"

Le immagini dell'autobus dato alle fiamme e l'abbraccio dei ragazzini con le famiglie
Le immagini dell'autobus dato alle fiamme e l'abbraccio dei ragazzini con le famiglie 

"Quando si affidano tanti bambini a una persona è necessario valutarne rigorosamente i requisiti. Mi riferisco al certificato penale e a quello dei carichi pendenti ma anche alla verifica delle condizioni personali e psicologiche di chi si trova a lavorare con i minori. Questo spesso non succede e, sembra, non sia accaduto oggi". A poche ore dalla tragedia sfiorata nel Milanese - dove un autista, sostenendo di voler vendicare i migranti morti nel Mediterraneo, ha sequestrato e minacciato 51 allievi delle scuole medie, che sono riusciti a scappare prima che il mezzo fosse dato alle fiamme - Filomena Albano, Garante Nazionale per l'Infanzia e l'adolescenza commenta l'accaduto. Nessun giudizio sull'autore del gesto, nessuna valutazione del singolo caso. Alla Garante preme sottolineare che i bambini vanno tutelati, e che perché questa tutela sia efficace è necessario valutare attentamente le persone alle quali vengono affidate.

Episodi come quello appena accaduto sono da considerare sempre gravi. Il fatto che le vittime siano dei bambini deve far aumentare il livello di allarme?

"I bambini e i ragazzi, oltre a essere il nostro futuro, sono le persone più vulnerabili e quindi l'allerta deve essere massima. Deve esserlo soprattutto quando si scelgono le persone che lavorano a contatto con i minorenni. Questa cosa spesso non si verifica, come sembra confermare l'episodio a cui facciamo riferimento".

Non disponiamo ancora di tutti i dettagli, ma pare che l'autista del bus avesse dei precedenti penali..

Questo è grave. È grave che non ci sia stata una verifica preventiva su chi fosse la persona a cui venivano affidati tanti bambini e tanti ragazzini. Occorrerebbe che venisse sempre chiesto il certificato penale e dei carichi pendenti. Ma è fondamentale che siano fatte anche valutazioni, rigorose, di tipo psicologico, verifiche delle condizioni personali di chi opera accanto ai bambini. È importante perché le famiglie affidano ciò che hanno di più prezioso ad altri. I genitori, ma anche le scuole, devono poter avere fiducia degli operatori ai quali sono affidati i loro bambini. Ci sarebbe bisogno, insomma, di una policy nel gestire le relazioni con i più piccoli.

Le risulta che esista una normativa a riguardo?

Non mi risulta ci sia. Alla luce della gravità di quello che è successo sicuramente faremo un approfondimento sul tema. Quello mi auguro ora è che sia data tutta l'assistenza possibile ai ragazzini che hanno vissuto questo drammatico episodio, affinché possano metabolizzare, elaborare e superare quello che è accaduto. È importante non lasciare cadere la vicenda, ma parlarne. Sono certa però di una cosa.

Cosa?

Che le reti educative e familiari sapranno approntare, e utilizzare, gli strumenti che la gravità di quello che è successo richiedono.

I bambini, e anche i loro cari, potrebbero aver subito dei traumi per quello che è successo?

È chiaro che questo non è un episodio neutro nelle vite dei minori, perciò è importante che siano aiutati ad elaborare - anche attraverso persone qualificate - l'accaduto. È fondamentale che, nel loro futuro, non cali il silenzio su questo avvenimento. Che se ne parli nella maniera corretta.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione